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SMI – TRENTINO * APSS: PAOLI, « OGGI IN TILT L’INTERO SISTEMA TELEMATICO PER L’ENNESIMA VOLTA, CITTADINI ARRABBIATI CON I PROFESSIONISTI »

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16.02 - martedì 21 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Questa mattina, per l’ennesima volta, è andato in tilt l’intero sistema telematico di APSS per la medicina generale.Vale a dire il sistema che consente al medico di base trentino, attraverso internet, di inviare le impegnative sia alle farmacie che agli sportelli e CUP di APSS, e cliniche convenzionate, di tutto il Trentino.Il sistema, che è di competenza gestionale e organizzativo interamente di Provincia e APSS, anche attraverso proprie ditte esterne, e di cui i medici sono solo fruitori obbligati, non funziona oramai da mesi, se non a singhiozzo.E meno male che abbiamo un’Azienda unica in un territorio piccolo cosi.

Abbiamo moltissimi medici di medicina generale che, tutta la mattina, ci hanno evidenziato difficoltà, disagi di comunicazione con i propri pazienti, in certi casi urla, spaventi e stress (di cui facevamo a meno volentieri), e offese, senza aver assolutamente colpa alcuna.E laddove i medici scrivevano a mano le impegnative, si vedevano rifiutate da alcuni amministrativi di cliniche convenzionate anche quelle, con il pretesto che dobbiamo scrivere solo per via telematica e con codici invece che con lettere!Se questa è la semplificazione tanto decantata da APSS nei nostri confronti, ne facciamo volentieri a meno.

Il risultato è stato che i cittadini se la sono presa non con APSS, ma con i professionisti che non prescrivevano le ricette che la popolazione doveva ritirare in farmacia.Ma anche di chi, andando ai punti prelievi, o effettuando visite in urgenza, non trovava la impegnativa degli esami e degli accertamenti da effettuare. Perché, secondo questi cittadini, sarebbero gli stessi medici che non conoscono come si fa ad inviare ricette ed impegnative!.

Tutto ciò non è più ammissibile, all’indomani della fine della pandemia:si tratta di interruzione di pubblico servizio, che noi stessi, maggioranza assoluta della medicina generale, denunciamo pubblicamente, da ascrivere totalmente ad APSS o comunque non ai medici curanti, che fanno l’impossibile per venire incontro alle esigenze dei cittadini sempre più incapaci di capire quanto sacrificati siamo in questo nostro oscuro lavoro iperburocratizzato. Non va dimenticato, ad esempio, ad oggi, che SMS, e-mail e whatsapp non fanno parte della nostra attività contrattuale; sono atti di pura cortesia nei confronti di cittadini che, se avevano una ragione di esistere in pieno lockdown, non lo hanno più oggi come oggi che la vita è ripresa normalmente e non ci viene riconosciuta la nostra buona fede in nulla.

Continuando a ricevere minacce e offese da tutti, e continuando a perdurare nei nostri confronti, da parte aziendale e provinciale, silenzi e disorganizzazione, moltissimi di noi lasceranno questa attività (80 nei prossimi tre anni). E con quelli che resisteranno, saremo costretti ad indire l’agitazione sindacale di categoria. I medici di medicina generale, pertanto, “ringraziano” il Direttore Generale per la sua inconsistenza a risolvere anche le più minime difficoltà nei loro confronti…L’avremo capito tardi, ma meglio tardi che mai.

 

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Dr. Nicola Paoli

Commissario Sindacato Medici italiani-Trentino

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