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SINISTRA ITALIANA – TRENTINO * PCTO / INCIDENTE A MERANO: ATTOLINI, « QUESTO RAGAZZO AVREBBE DOVUTO ESSERE A SCUOLA, IN UN AMBIENTE SALUBRE E SICURO »

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09.31 - domenica 22 maggio 2022

La scuola ed il lavoro. Grave incidente in scuola/lavoro a Merano.

21 Gennaio 2022: Lorenzo Parelli,18 anni, deceduto.
14 Febbraio 2022: Giuseppe Lenoci, 16 anni, deceduto.
21 Maggio 2022: un ragazzo di Merano, 17 anni, gravemente ustionato.

Parliamo di morti e gravi incidenti sul lavoro, un lavoro reso dai ragazzi a titolo gratuito, durante il PCTO, Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento, che ha sostituito la vecchia Alternanza Scuola-Lavoro, ideata dal governo Renzi.

Questi ragazzi avrebbero dovuto essere a scuola, il luogo dove apprendere come funziona il mondo sociale e fisico e quali sono gli strumenti per renderlo più equo e migliore.

E lì, dentro la scuola, in un ambiente controllato, salubre e sicuro avrebbero dovuto trovare attività formative previste da tirocini curricolari strettamente legati alla programmazione didattica.

La scuola deve essere il luogo della formazione integrata, dove si apprendono il sapere, il saper fare e il saper essere che ci rendono cittadini consapevoli, in grado di valutare i bisogni della società e i modi per affrontarli e risolverli nell’unità di pensiero e azione.

Li mandiamo invece fuori dalla scuola a seguire stage che sono, troppo spesso, attività poco formative ma molto faticose, mortificanti, pericolose; dove non è chiaro il confine tra le attività di formazione e orientamento e il lavoro non pagato; dove si continua a morire sul lavoro, anche quando lo si chiama in un’altra maniera.

Non ci bastano le parole del ministro Bianchi, che già in occasione dell’ultimo incidente mortale aveva promesso un rapido intervento sulle disposizioni che regolano l’attuale organizzazione del Pcto, e che ora assicura che si sta firmando un accordo con il Ministero del Lavoro perché le regole di sicurezza sul lavoro valgano per tutti.

Tutto questo deve finire. Non possiamo più tollerare che, in un paese dove si continua a non affrontare nel modo adeguato un enorme problema di sicurezza per i lavoratori regolarmente assunti, siano vittime di questo sistema anche ragazze e ragazzi costretti a svolgere un lavoro ordinario, senza essere pagati, nell’orario in cui dovrebbero essere nei luoghi deputati alla loro formazione.

 

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Renata Attolini

segretaria provinciale di Sinistra Italiana

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