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SINISTRA ITALIANA – TRENTINO * CIRCONVALLAZIONE FERROVIARIA: « È UN AZZARDO SPENDERE UN MILIARDO PER PORTARE BENEFICIO SOLO A METÀ CITTÀ, SENZA SAPERE COSA SUCCEDERÀ A NORD E A SUD DI TRENTO »

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09.20 - martedì 4 gennaio 2022

La proposta di circonvallazione ferroviaria merci all’interno della città di Trento ha stimolato un acceso confronto. Sinistra Italiana del Trentino ritiene che interrare il tracciato storico della ferroviaria tramite la circonvallazione ferroviaria merci sia sicuramente un’opportunità da cogliere ma che essa vada realizzata al meglio per conseguire l’obiettivo di liberare l’intera città nel massimo rispetto per l’ambiente.

Per questo motivo esprimiamo, come fatto pubblicamente negli incontri del Dibattito Pubblico e nei Consigli Circoscrizionali e per iscritto in un quaderno sul sito del Dibattito Pubblico, forti perplessità sul Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE) presentato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI).

Il tracciato della circonvallazione proposto manca due obiettivi: permetterà l’interramento della ferrovia storica destinata al traffico passeggeri solo per una parte della città lasciando inalterato, e aggravandolo, il problema per la parte settentrionale della città (Roncafort e Gardolo); il tracciato non si inserisce in un disegno complessivo da Verona a Monaco: non si sa, infatti, come la circonvallazione merci proseguirà a sud verso Rovereto né a nord verso la piana Rotaliana. A queste due domande non ci sono state ancora risposte.

Spendere 1 miliardo di Euro per portare un beneficio solo a metà città e senza sapere cosa succederà a nord e a sud di Trento è un azzardo.

Il tracciato proposto della circonvallazione merci passa sotto la Marzola il cui versante è interessato da una instabilità (in termine tecnico Deformazione Gravitativa Profonda di Versante, DGPV) non studiata approfonditamente; il legame tra le vibrazioni prodotte dagli scavi e, in fase di esercizio, dai treni non è stato evidenziato né escluso.

Il tracciato proposto della circonvallazione merci attraversa i terreni inquinati della ex SLOI ed ex Carbochimica. Il PFTE prevede di scavare e smaltire i terreni come rifiuti speciali in evidente contrasto con le procedure complicate e laboriose in atto per la bonifica delle rogge (Lavisotto e Armanelli). Non è chiarito nemmeno se lo smaltimento dei terreni sarà pagato da RFI, quindi con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) oppure sarà a carico dei proprietari dei terreni.

Il tracciato proposto della circonvallazione merci costringerà alcune famiglie ed attività a traslocare perché gli edifici dovranno essere demoliti. Anche se il progetto non è stato ancora approvato sono iniziate le operazioni di esproprio.
Il Dibattito Pubblico finora ha fatto emergere questi problemi e anche una proposta alternativa di tracciato elaborato da parte del gruppo “Rete dei Cittadini”. Questa proposta merita approfondimenti e valutazioni puntuali perché non richiede l’abbattimento degli edifici, non attraversa terreni inquinati, garantisce a tutta la città la ricucitura tra la parte orientale ed occidentale.

Chiediamo che il progetto di circonvallazione ferroviaria merci che sarà approvato risolva i problemi sopra evidenziati per realizzare in pieno lo spostamento del traffico merci su rotaia, la ricucitura dell’intera città di Trento, l’azzeramento di rumore e vibrazioni per tutti.

 

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L’Assemblea Provinciale di Sinistra Italiana.

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