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SINISTRA ITALIANA * MUSE TRENTO: ATTOLINI, « CONDIZIONI DI LAVORO PRECARIE ED IN UN CLIMA TENDENZIALMENTE COMPETITIVO, POCO RISPETTOSO DELLE PERSONE »

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18.59 - giovedì 9 giugno 2022

Questa mattina la segretaria provinciale di Sinistra Italiana, Renata Attolini, ha partecipato al presidio organizzato da CGIL per denunciare, ancora una volta, le condizioni di lavoro dei dipendenti delle cooperative che prestano servizio al Muse. Nel suo intervento si è dichiarata certa che Lucia Coppola, la consigliera provinciale di Europa Verde con cui Sinistra Italiana ha un patto di collaborazione, assente perché impegnata in consiglio, si sarebbe fatta carico istituzionalmente di questa situazione. E così è stato.

I dipendenti del Muse, fiore all’occhiello della cultura cittadina, da anni devono subire condizioni di lavoro precarie, in un clima tendenzialmente competitivo e poco rispettoso delle persone. Lo dimostrano le tante testimonianze lasciate questa mattina da chi lavora lì da anni, da chi è esternalizzato ma anche da chi è interno, da chi ha dovuto abbandonare perché non poteva più conciliare lo stress di richieste inique con le esigenze di una vita minimamente normale.

Chi è rimasto lo ha fatto perché crede fermamente nel valore altamente educativo del proprio lavoro, perché il clima tra dipendenti è molto collaborativo, perché il contatto con utenti di ogni età sa dare profonde gratificazioni; per lo stesso motivo chi ha lasciato, centoventi persone dal 2013, ben prima dell’esternalizzazione quindi, lo ha fatto con il pianto nel cuore.

Si deve sottolineare il fatto che si tratta di persone con alta formazione anche post laurea, motivate, che sanno adattare le loro prestazioni ai diversi target di utenti del Muse. Ciò che peggiora la condizione dei dipendenti delle cooperative è il fatto che le due direzioni, quella del museo e quella della cooperativa, si rimpallano vicendevolmente le responsabilità e così non danno risposte certe alle legittime istanze.

A fronte di un inquadramento decisamente inferiore alle qualifiche richieste dai bandi, si chiede la massima flessibilità oraria. Si arriva persino a mettere in busta paga ferie fruite all’insaputa dello stesso lavoratore. Alle proteste dei lavoratori si risponde con cambi di mansione o allontanamenti e con l’affermazione che esistono lavoratori della conoscenza pagati anche meno.

Non possiamo accettare un simile atteggiamento, perché più ancora dell’aspetto economico, a contare è quello della dignità dei lavoratori, negata in maniera pesante proprio da chi dovrebbe riconoscere il valore del lavoro culturale e della dedizione che i lavoratori del Muse impiegano nello svolgere compiti che ritengono importanti per la crescita culturale della nostra città.

Riteniamo sia tempo che la Giunta Provinciale si faccia carico di definire modi e tempi per risolvere situazioni inaccettabili definendo regole che rispettino la dignità dei lavoratori.

 

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Renata Attolini, Segretaria Provinciale di Sinistra Italiana
Lucia Coppola, Coportavoce di Europa Verde – Verdi

 

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