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SILVIO BERLUSCONI * ELEZIONI – LETTERA AD ANCE: « IL NOSTRO PROGRAMMA È ORIENTATO ALLA CRESCITA, NEL FUTURO GOVERNO SAREMO LA VOSTRA VOCE »

Scritto da
17.16 - lunedì 12 settembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

 

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Gentile Presidente Brancaccio, cari amici dell’Associazione Costruttori, anzi mi verrebbe spontaneo scrivere “cari colleghi” perché come sapete sono stato un costruttore per tanti anni, è stato il mio primo lavoro da imprenditore, è ancor oggi per me un motivo d’orgoglio avere costruito quartieri per l’epoca del tutto innovativi.

Ma non solo per questo mi considero un costruttore. In fondo il nostro lavoro, il lavoro che fa ciascuno di voi, è quello di cambiare il mondo, rispettandolo e arricchendolo al tempo stesso. La tutela dell’ambiente non è affatto in contraddizione con l’edilizia e le infrastrutture di qualità. Il tema del consumo del suolo, per esempio, andrebbe meglio definito in termini di valorizzazione, che avviene attraverso l’intervento umano.  La logica del no, cara ad un certo ambientalismo di sinistra, ha fatto molto male al nostro Paese.

Mi sento un costruttore, dicevo, perché per tutta la vita, in ogni settore, l’impresa in passato, la politica ormai da trent’anni, ho sempre lavorato per costruire, per trasformare la realtà intorno a noi, per renderla migliore per i nostri figli e i nostri nipoti. Purtroppo mi sono dovuto confrontare con un’opposizione che spesso ha fatto il contrario, ha lavorato per distruggere le cose che stavo realizzando.

Un tipico esempio di questo, che voi ben conoscete, è la questione del Ponte sullo Stretto di Messina. Per ben due volte i nostri governi avevano progettato, finanziato e appaltato l’opera, affidando una grande commessa come questa ad una impresa italiana. Avrebbe potuto essere il fiore all’’occhiello della nostra capacità di realizzare un progetto d’avanguardia. La sinistra per due volte ha preferito bloccare tutto, esponendo altresì lo Stato a penali molto elevate. Oggi hanno immaginato – per frenare ancora – un nuovo e costoso studio di fattibilità, su un progetto completamente diverso, già scartato in passato perché incompatibile con le condizioni idrogeologiche del territorio.

Questa è la differenza di approccio fra noi e i nostri avversari sulla quale vi invito a riflettere, alla vigilia di elezioni decisive per il futuro del paese.

Sappiamo bene che il futuro governo dovrà affrontare problemi rilevanti e la nostra presenza è garanzia del fatto che l’esecutivo lo farà in sintonia con l’Europa e l’Occidente, sulla base dei nostri principi liberali, cristiani, riformatori, garantisti.

Però vi sono interventi da fare subito, che non possono attendere il nuovo governo. Il primo è quello che riguarda l’aumento dei costi dell’energia.  Per le imprese come per le famiglie è insostenibile. Nel vostro settore senza interventi immediati – che noi chiediamo ormai da molti giorni – molti cantieri rischiano di saltare, di non poter concludere i lavori, il che pone a rischio anche le realizzazioni legate al PNRR. Si tratta di contenere i costi dell’energia ma anche di riconoscere alle imprese una revisione prezzi che tenga conto delle mutata realtà.

Bisogna anche rimettere ordine nella materia del superbonus: da un lato, non va abbandonato il meccanismo delle incentivazioni fiscali, soprattutto per favorire l’efficientamento energetico e la protezione antisismica; dall’altro, si è determinato un gigantesco problema di gestione dei crediti. La situazione va assolutamente sbloccata per chi ha operato in modo corretto e onesto.

Fra i nostri impegni naturalmente c’è una profonda revisione e semplificazione del codice degli appalti, in coerenza con l’Europa, e un grande sforzo per la rigenerazione urbana, secondo il modello già messo in atto dalle giunte di centro-destra in passato a Milano ed in altre città: una collaborazione pubblico-privato, per riqualificare le nostre città. Sappiamo che in molti casi questo significa che è più conveniente demolire la cattiva edilizia del passato e ricostruire con criteri di qualità.

Tutto questo per quanto riguarda i temi specifici del vostro settore. Ma io vorrei anche richiamare la nostra attenzione su alcuni contenuti di carattere più ampio, che credo possano avere un impatto importante per le vostre imprese: la flat tax al 23%, per famiglie e imprese, i tempi della giustizia riportati alla media europea, gli incentivi fiscali e contributivi per chi assume i giovani, le garanzie dello stato sul mutuo per la prima casa.

Ma in particolare vorrei richiamare la vostra attenzione su un provvedimento che considero importante, il superamento del regime delle autorizzazioni preventive. Vogliamo smantellare tutti i vincoli burocratici all’intraprendere e affermare il principio che ciò che è consentito dalla legge non dev’essere autorizzato da nessuno. I controlli sul rispetto delle norme naturalmente ci saranno, e saranno precisi e puntuali, ma avverranno a fine lavori. Questa che vi ho riassunto, e che naturalmente richiede una serie di passaggi tecnici e legislativi complessi, sarà la rivoluzione copernicana dei rapporti fra cittadini, imprese e pubblica amministrazione.

Cari amici dell’ANCE,

come sapete tutto il nostro programma è orientato alla crescita. La crescita è l’unico modo per risolvere i problemi strutturali del nostro paese, dal debito pubblico alla disoccupazione. Il nostro settore in questo ha un ruolo decisivo.

Mi capita spesso di citare un vecchio motto francese che certamente conoscete: Quand le bâtiment va, tout va. L’ho fatto mio da molto tempo ed anche per questo, da vecchio collega, vi dico che nel futuro governo saremo la vostra voce, la voce dell’impresa e del lavoro, perché i vostri valori sono i nostri valori, i vostri progetti sono i nostri progetti.

Spero di incontrarvi presto. Intanto, i miei bravissimi amici e collaboratori Antonio Tajani e Alessandro Cattaneo sono a Vostra disposizione

Un saluto cordiale e buon lavoro!

 

 

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Silvio Berlusconi

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