(Fonte: Agire per il Trentino) – Agire per il Trentino critica il sindaco Andreatta: “Ci vorrebbe un Daspo per lui e la sua Giunta”.
“Oltre al Daspo per i balordi e i criminali, che rendono Trento una città maltrattata e insicura, ce ne vorrebbe uno per la Giunta Andreatta che non è riuscita ad assicurare ai Trentini il diritto di vivere serenamente a casa loro.
Andreatta difatti si è dimostrato solo una pedina comoda per i poteri forti locali che l’hanno usato per i loro interessi: né il Sindaco né la Giunta sono vicini ai cittadini, e soprattutto non hanno capacità amministrative per assolvere ai loro doveri.
Lo dimostra proprio il fatto che solo adesso, in piena emergenza e solo su pressioni e interventi esterni (addirittura su critiche della sua stessa maggioranza), si cerca con affanno di uscire da una drammatica situazione in cui il sindaco stesso ci ha trascinato muovendosi invano come fosse caduto nelle sabbie mobili.”
Così Agire per il Trentino, coordinamento di Trento, si esprime sulle vicende delle ultime ore che riguardano l’introduzione del Daspo di 48 ore da parte del Sindaco Andreatta.
“Il Daspo di 48 ore – continua Agire – sposta le persone fisicamente per poco tempo e dunque rimanda lo stesso i problemi.
Urge quanto prima intervento definitivo di espulsione immediata secondo la legge Minniti, che tra l’altro ha modificato in proposito la legge 159/2011 e l’art.119 del codice processuale amministrativo.”
“Il degrado sociale e urbano che si nota a Trento da troppo tempo – ha aggiunto Agire – non è che conseguenza di una politica tanto blanda quanto timida nei confronti di chi lo genera, nonché riflesso dell’incapacità generale del centro-sinistra di prendere seri e urgenti provvedimenti contro chi mina la sicurezza dei cittadini.”
“Il Daspo di 48 ore da solo – ha concluso Agire per il Trentino – è una misura insufficiente sia come punizione afflittiva che come deterrente: davvero si pensa che possa bastare vietare a un balordo di farsi vedere in centro, con la minaccia di una multa che non pagherà mai, per migliorare la vivibilità a Trento?
Tutto ciò sa di tappabuchi, dopo troppi errori commessi dalla Giunta, che è stata fino adesso sulla finestra a guardare senza saper che misure adottare, sia per incapacità politico-amministrative sia per limiti e riflessi culturali che poggiano su uno sterile buonismo e insensato permissivismo specie davanti agli stranieri e/o irregolari.”
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Agire per il Trentino
Coordinamento della città di Trento
Foto: archivio Pat