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SICOR SPA – ROVERETO * CONTRATTO – SINDACATI * SANTAMBROGIO, « DAL PRIMO GIORNO DI AGITAZIONE AD OGGI REGISTRIAMO UN’ADESIONE MEDIA DEL 15%, EQUIVALENTE A 3.672 ORE DI SCIOPERO »

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20.35 - giovedì 10 settembre 2020

Egregi Signori, in qualità di amministratore unico di Sicor S.p.A., invio questa lettera aperta, dovendo intervenire nel dibattito mediatico su una questione che invero a mio avviso riguarda esclusivamente la vita dell azienda e dei suoi dipendenti, con la consapevolezza del legittimo esercizio, da parte di entrambe le parti, di tutti i diritti garantiti dal nostro Ordinamento.

Da alcuni mesi leggo – a cadenza pressoché quotidiana – articoli, commenti e stralci di interviste o dichiarazioni, afferenti la “questione Sicor , di cui mi pregio di essere l’amministratore unico dall inizio di questo sfortunato anno, godendo della piena fiducia della proprietà aziendale, e sento ora di dover precisare alcune circostanze riferite in modo evidentemente inesatto e alquanto fazioso.

Proprio per questo motivo, sino ad oggi, ho ritenuto di non alimentare inutili polemiche – sotto il profilo mediatico – preferendo avere un dialogo con i soggetti a ciò preposti, e con i lavoratori dell’azienda, unico vero punto di riferimento del sottoscritto, promuovendo momenti di discussione con essi e rispondendo – persona per persona – a qualsiasi loro domanda.

Dato il contesto, non posso più esimermi dall’esporre dati e fatti che hanno condotto fino ad oggi le scelte di questa azienda, precisando che non ho intenzione di dar vita a un ulteriore battage mediatico, e dunque limiterò il mio intervento a questa lettera, rimanendo disponibile – come ho fatto fino ad oggi – a discutere con gli interlocutori a tal fine preposti (Sindacati e Lavoratori).

Fino al mio arrivo, i lavoratori dell azienda hanno percepito una retribuzione media superiore di almeno il 40% a quella prevista dal Contratto Collettivo Nazionale. Il costo del lavoro era, e ancora adesso è, insostenibile in proporzione al fatturato aziendale: questa situazione ha portato l azienda a delle difficoltà che la pandemia ha solo aggravato e che avrebbero costretto a una sensibile riduzione di posti di lavoro.

Ci siamo dunque mossi nei limiti della legalità, informando le rappresentanze aziendali e cercando di trovare con esse delle soluzioni, da una parte per razionalizzare tutta la contrattazione di secondo livello e gli istituti che da essa erano stati introdotti nel tempo, dall’altra per individuare un meccanismo di premialità vero ed efficace, al passo coi tempi e proporzionato alle capacità e ai risultati dell’azienda. Lo ribadisco: il tutto al fine di evitare una ben più drastica attività di taglio di posti di lavoro.

In sostanza, l’azione posta in essere consiste nel superare la dazione di un “premio annuo – perché di questo si tratta e non della 14° mensilità – sacrificando solo in parte una serie di privilegi oggi insostenibili. Di fatto, la retribuzione media si abbassa da un circa + 40% a un circa + 33% del reddito previsto dal CCNL di riferimento.

Di queste necessarie azioni, e delle motivazioni che ne sono all’origine, abbiamo discusso con le rappresentanze sindacali in una serie di sette incontri, tutti volti a condividere una progettualità dell’azienda, sulla base di dati inconfutabili, dei quali gli organi di stampa pare non abbiano avuto mai notizia. A valle di questi incontri due dei rappresentanti sindacali aziendali hanno dato le dimissioni non condividendo le decisioni portate avanti dalle OO.SS.

A fronte della concretezza degli argomenti portati in tutte le sedi opportune e con tutti gli interlocutori preposti, ho ricevuto la concreta collaborazione della maggior parte dei lavoratori di Sicor, vero ed essenziale indice della giusta direzione presa per costruire con loro il futuro dell’azienda a dispetto di chi non comprende o non vuole comprendere che un sacrificio di tutti comporta la possibilità di non dover sacrificare molti.

Aggiungo i reali dati dell’adesione allo sciopero: dal primo giorno di agitazione ad oggi registriamo un’adesione media del 15%, equivalente a 3.672 ore di sciopero (a fronte di 23.435 ore lavorate), dato evidentemente ben distante dai numeri pubblicati recentemente dai vari quotidiani. Il dato è calato costantemente di giorno in giorno, in maniera proporzionale alle occasioni di colloquio che ho creato con i lavoratori di Sicor, condividendo le strategie aziendali e le conseguenti azioni per il rilancio dell azienda.

Tutto quanto sopra esposto e documentato dal sottoscritto al solo fine di impedire che quanto emerge dagli articoli sino ad oggi pubblicati possa condizionare gli animi di quanti, pur con il massimo della buona fede, si sentano indotti ad assumere decisioni, iniziative o condotte, senza conoscere il reale stato delle cose.

 

Rovereto, 10 Settembre 2020

 

 

 

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