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SGARBI A “CHI” SU SALVINI-ISOARDI: ESSERE CORNUTI IN PADANIA DIVERSO CHE IN SICILIA

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15.15 - martedì 25 luglio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Gruppo Mondadori) – Vittorio Sgarbi commenta in esclusiva su Chi il tradimento di Elisa Isoardi e la reazione di Matteo Salvini: «lui è promosso per signorilità e autocontrollo. Del resto essere cornuti in Padania è diverso da essere cornuti in Sicilia».

«Cornuto? All’apparenza, almeno. Ma ci dobbiamo credere? Intanto, propriamente in caso d’esame, o di incidente probatorio, dobbiamo dire che ci sono corna e corna: le corna al Nord sono un’altra cosa delle corna al Sud».

Così Vittorio Sgarbi, inizia con la sua solita verve ironico polemica il lungo pezzo scritto in esclusiva per Chi, in edicola da mercoledì 26 luglio, nel quale commenta il tradimento della conduttrice televisiva Elisa Isoardi e la reazione del suo fidanzato, il leader leghista Matteo Salvini.

«Essere cornuti in Padania è diverso da essere cornuti in Sicilia, e già questa rappresenta un’attenuante», scrive Vittorio Sgarbi su Chi. «Quanto al Centro, anche qui la prospettiva cambia in considerazione della latitudine: essere cornuti a Zagarolo è diverso da essere cornuti a Orgosolo.

Alla situazione di disagio si risponde in modo diverso. Ma il comandante in capo della Lega Nord non può tradire le sue origini, la sua fede e il suo credo, che si fondano sulla superiorità antropologica e civile del Nord rispetto al Sud, per comportarsi come un cornuto primario di Corleone.

Ed è proprio qui la sostanza: se si è superiori bisogna anche fare i superiori, apparire tali, non si può cedere all’ira, a gesti inconsulti e neanche manifestare insofferenza. Le corna al Nord vanno portate con dignità e consapevolezza». «Però mi son chiesto: così ingenua la Elisa? Così distratta da non poter amoreggiare in segreto?», continua Sgarbi.

«La sua mi è sembrata, invece, una dichiarazione di guerra, una vera e propria sceneggiatura concepita nel dettaglio. Le donne non sempre agiscono per istinto, ma conoscono meglio dei maschi il sapore della vendetta. Perché tanta crudeltà? Ma senza dubbio perché, come mi dicono i miei informatori, l’incontro con la marocchina Ahlam El Brinis in una discoteca veneta il 7 giugno aveva avuto un seguito privato anche se probabilmente non compiuto.

Sui social l’episodio era stato commentato così: «Matteo Salvini sedotto dalla sexy modella marocchina». La Isoardi, come ogni donna, ha pensato il peggio, non limitando l’interesse di Matteo a una forma di pura ammirazione e ha coltivato il legittimo sospetto.

Poi, nel dubbio, si è vendicata. Che Salvini l’abbia fatto o non l’abbia fatto, la lezione c’è stata. E, avendola compresa, lui, con una straordinaria testimonianza di signorilità e autocontrollo, ha avuto il coraggio di non incazzarsi e di rinnovare a Elisa il suo amore: «Sono felicemente e serenamente insieme a Elisa… Come tante coppie noi viviamo gioie e problemi che risolviamo parlando tra di noi e non sui giornali.

Quindi mettetevi l’anima in pace: ci vogliamo bene». Grande superiorità, e “Amor vincit omnia”. Nella interpretazione corrente si potrà dire che Matteo ha perdonato Elisa per la forza dell’amore; in quella più probabile, che ha capito la lezione e che nel suo futuro ci saranno meno marocchine, come dovrebbe suggerirgli anche la fede leghista. Ma l’uomo è debole. E lo fu anche il buon Matteo.»

 

 

 

Foto da: https://www.facebook.com/SgarbiVittorio/

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