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SEN. TESTOR (LEGA) * MINORANZE LINGUISTICHE: « SONDAGGIO LADINITÀ, GRAVE ERRORE DARE GIUDIZI AFFRETTATI IMPUTANDO COLPE SENZA UN’ATTENTA ANALISI DEI CONTENUTI »

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17.06 - venerdì 6 maggio 2022

Leggere un documento in modo sommario per poi lasciarsi andare a conclusioni e giudizi affrettati, imputando colpe, senza un’attenta analisi dei contenuti è un grave errore, soprattutto se chi lo commette è un rappresentante di una comunità.

Questo atteggiamento in primis rischia di nuoce chi agisce con così tanta leggerezza, generando futili polemiche e facendo perdere di vista i veri obiettivi, in secondo luogo danneggia l’intera comunità della quale invece ci si dovrebbe occupare in modo consapevole e costruttivo.

Una cosa è certa chi ha veramente a cuore l’identità ladina, e non la strumentalizzazione politica, deve saper lavorare concretamente per la salvaguardia e la crescita di questa minoranza.

Il documento da esaminare è la Rilevazione sulla consistenza e la dislocazione territoriale degli appartenenti alle popolazioni di lingua ladina, mòchena e cimbra, elaborato da Ispat, nella quale viene evidenziato da subito la diversità delle modalità dei censimenti del 2001 e 2011 con la recente rilevazione del 2021.

Altra considerazione da fare è sulle diverse tabelle che se confrontate tra loro ci restituiscono attente riflessioni.

Per il dato identitario che è quello che la rilevazione indica più in flessione, leggendo la metodologia si evince che per il calcolo percentuale si utilizza il dato di chi si è dichiarato ladino e quindi ha partecipato al sondaggio sulla totalità degli abitanti, mentre per i il calcolo percentuale per la rilevazione della conoscenza della lingua, si utilizza il dato esclusivamente dei sondati.

Questo metodo restituisce un dato in percentuale basso perché del 32% dei non rispondenti non si conosce il loro senso di appartenenza.

Questa semplice valutazione il Procurador avrebbe dovuto farla prima di puntare il dito per trovare colpevoli e soprattutto prima di stilare pagelle.

Se utilizzassimo il dato dei rispondenti con la dichiarazione di ladinità avremmo la stessa percentuale del censimento del 2011, ma questo metodo non sarebbe corretto perché di quel 32% non sappiamo le intenzioni.

Ciò che si può affermare con certezza è che purtroppo non abbiamo una fotografia reale.

Questa prima considerazione l’avevo già esposte durante l’inaugurazione della Aisciuda Ladina (momento cardine dell’anno per la politica linguistica promossa dal Comun General, Scola Ladina, Istituto Culturale Ladino e Union di Ladins) ma il Procurador non ho potuto sentire perché arrivato a evento quasi terminato.

Ricordo al Procurador che la Provincia Autonoma di Trento ha effettuato nell’estate 2021 nei territori ladini, mocheno e cimbro un’inchiesta sociolinguistica che fa capo alla Provincia di Trento, con il coordinamento scientifico dell’Università di Trento e il supporto tecnico sul campo degli Istituti ladini, mocheno e cimbro e la partecipazione della Regione Trentino-Alto Adige.

L’inchiesta è stata proposta e fortemente sostenuta dagli amministratori dei comuni e delle istituzioni di riferimento nell’ambito della Conferenza delle minoranze del 2019. Uno dei punti di forza di questa inchiesta è che permette di disegnare, sulla base dei risultati ottenuti, interventi di politica linguistica mirati a salvaguardare al meglio, far crescere e dare un futuro a ladino, mocheno e cimbro.

Ciò premesso, quale era l’intento del Procurador? Scaricare responsabilità?

Si dovevano investire più energie e risorse per valorizzare l’importanza del sondaggio?

Credo proprio di sì e ricordo che in una riunione presso l’Istituto Culturale, dove tutti rappresentanti delle istituzioni e associazioni cittadine ladine erano presenti, avevo sollecitato a spendersi in questa direzione.

Procurador ed ex Direttore dell’Istituto Ladino che accusano la politica di aver sbagliato pensando di colpire non si sa chi hanno forse dimenticato i ruoli che loro stessi hanno ricoperto?

Concludendo invito tutti a fermarsi, riflettere e non dare conclusioni affrettare, perché la ladinità resta sempre la cosa più importante.

*

Sen. Elena Testor (Lega)

 

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