(Fonte: Manuela Bottamedi-Giacomo Bezzi) – Conferenza stampa questo pomeriggio dei consiglieri provinciali Manuela Bottamedi e Giacomo Bezzi, alla presenza di alcuni genitori promotori del metodo Montessori e della scuola bilingue di Trento. La conferenza aveva lo scopo di sollecitare la politica provinciale a farsi carico di un fenomeno in forte crescita: sempre più famiglie si rivolgono a percorsi scolastici alternativi che rispondono al crescente bisogno di didattiche e pedagogie innovative e diverse. Per i consiglieri non siamo di fronte a una moda bensì a un fenomeno culturale e sociale, figlio di un mutamento globale negli stili di vita e nei comportamenti delle persone. E’ necessario pertanto che la politica dia una risposta concreta in tempi ragionevoli e per questo nelle prossime settimane i due consiglieri porteranno questo tema all’attenzione del Presidente, della Giunta e dell’Aula consiliare.
“Non vogliamo creare contrapposizione tra metodo ordinario e metodi alternativi” sostiene la consigliera Bottamedi. “C’è spazio per tutti. Noi chiediamo solo che la scuola pubblica dia a tutte le famiglie la libertà e la possibilità di scelta, in sintonia con il percorso più adatto al proprio figlio e al proprio stile di vita. E’ importante che tanto la scuola Montessori quanto la scuola bilingue non diventino scuole elitarie e per pochi, ma che venga garantita a tutti pari opportunità di accesso. Per questo chiediamo che la Provincia attivi già dal prossimo anno scolastico due nuove sezioni bilingue all’interno dell’Istituto Comprensivo Trento 5 , in modo da soddisfare quei 50 bambini esclusi dal percorso. Chiediamo inoltre che la Provincia apra sezioni Montessori nei territori dell’Alto Garda, della Rotaliana, della Val di Sole e della Val di Non, dove sono già moltissime le richieste e le adesioni da parte delle famiglie.”
“Anche su questo tema il Trentino è indietro rispetto ad altre regioni e realtà, molto più aperte e più all’avanguardia” prosegue il consigliere Bezzi. “Basti solo guardare alla Lombardia o alla Provincia di Bolzano, dove è stata aperta anche la scuola media Montessori e dove i test Invalsi hanno dimostrato che questo metodo prepara i bambini in modo eccellente. Io e la consigliera Bottamedi siamo liberali e quindi vogliamo che il pluralismo didattico ed educativo trovi pieno rispetto e piena accoglienza da parte della Provincia.”
I due consiglieri ricordano che a bilancio le sezioni bilingue e Montessori non graverebbero l’Ente pubblico di costi aggiuntivi: si tratta solo di una scelta politica.
La coabitazione, all’interno della stessa scuola, di sezioni a metodo ordinario e di sezioni a metodo Montessori costituisce inoltre un arricchimento per entrambe le realtà in quanto si creerebbe un’ osmosi benefica e virtuosa tra pedagogie differenti.
Cons. Manuela Bottamedi
Cons. Giacomo Bezzi
Foto: comunicato stampa Pat