News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS ITALIA

SCENARIECONOMICI * (X.COM) : «CINISMO DELLA SINISTRA, DAL SIMBOLO SEGRE ALL’ABBRACCIO CON ALBANESE»

Scritto da
09.13 - giovedì 9 ottobre 2025

Se qualcosa lascia ancora un poco stupiti, come sottolinea La Verità oggi, è l’incredibile cinismo della sinistra italiana nell’utilizzo delle persone per le proprie finalità.

Vengono cambiate come un maglione e gettate una volta abbiano concluso la propria funzione.

Il passaggio dalla santificazione di Liliana Segre all’osanna di Francesca Albanese è un esempio paradigmatico di questa strategia.

Nel 2019, la sinistra aveva accolto con entusiasmo la proposta di istituire la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio.

La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai lager, fu scelta come l’emblema della sinistra “nemica dell’odio” e la sua figura venne immediatamente “brandita come un’arma” per attaccare le destre emergenti.

L’obiettivo primario di questa iniziativa, secondo le critiche, non era solo combattere il razzismo, ma organizzare l’ennesimo tentativo di controllo digitale delle opinioni e reprimere ogni critica all’accoglienza indiscriminata o alle minoranze politicamente battagliere.

La Segre, che aveva “patito in prima persona le pene dei lager nazisti”, fu dunque strumentalizzata come un baluardo contro la destra incombente.

Tuttavia, il sostegno del PD alla Segre si è scontrato con la necessità di cavalcare la crescente militanza pro-Palestina.

Appena il simbolo della lotta all’antisemitismo è diventato scomodo sul tema mediorientale, la sinistra l’ha cinicamente scaricata, rivelando la sua ipocrisia.

La nuova figura di riferimento è diventata Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i territori palestinesi occupati, elevata a “madonna pellegrina della causa palestinese” e premiata nei Comuni amministrati dalla sinistra.

La Albanese ha espresso posizioni estreme e provocatorie, arrivando a definire il massacro del 7 ottobre (con oltre mille morti) una “provocazione sterile” e a suggerire di non ricordare la data della strage di Hamas.

Non solo: l’Albanese ha definito l’Italia un Paese “ottuso e ignorante” e, nel fulcro del cortocircuito, ha dichiarato che il dolore di Liliana Segre “non la rende lucida sul genocidio a Gaza”.

Nonostante l’attacco diretto a Segre, il Consiglio comunale di Bologna, in precedenza sostenitore della senatrice, ha concesso alla Albanese la cittadinanza onoraria.

Il Partito Democratico si è trovato in un imbarazzante “balbettio pietoso”, costretto a giustificare il sostegno a una figura le cui dichiarazioni—come quelle sulla violenza palestinese o sul 7 ottobre—rientrerebbero nella categoria dei “discorsi di odio” o “antisemitismo” secondo gli stessi canoni della Commissione Segre.

Questa contraddizione esprime una sinistra pronta a tutto, che abbandona un “patrimonio inestimabile dell’Italia” per il facile consenso e per assecondare il “doppio standard” politico.

La morale è devastante: pur di non perdere posizioni a sinistra, la violenza politica e l’opportunismo vengono legittimati, trasformando la lotta ai diritti in un “gioco di potere” in cui si cambia cavallo, senza morale, pur di avere il potere.

Ieri si rincorreva la Segre, oggi i maranza, domani chissà.

Quanta umana pena.

Categoria news:
OPINIONEWS ITALIA

Per donare ora, clicca qui



© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.