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SANITÀ TRENTINO: SINDACATI A GIUNTA, NON SI CAMBIANO LE REGOLE A PARTITA IN CORSO

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01.32 - sabato 24 giugno 2017

(Fonte: Cgil, Cisl, Uil) – Sulla decisione della Giunta provinciale. Non si cambiano le regole del gioco a partita in corso.

Dal portale Vivoscuola, dopo una sintetica informativa alle organizzazioni sindacali dei giorni scorsi, apprendiamo che la Giunta provinciale ha approvato oggi un provvedimento che adegua la tabella titoli provinciale a quanto previsto da quella nazionale.

Ai docenti che intendono inserirsi nella II fascia delle graduatorie d’istituto e sono in possesso di titoli di abilitazione per i quali hanno sostenuto prove di accesso selettive per l’ammissione a corsi a numero programmato (Tfa, Siss, Cobaslid, Bifordoc e Diploma di didattica della Musica) si riconoscono 12 punti per ogni anno di frequenza di tali percorsi e 30 punti per la selettività del percorso stesso.

Nel merito, se si può condividere una diversa attribuzione di punteggio in relazione alle diverse modalità dei percorsi abilitanti seguiti, il riconoscimento come pesato dal DM 374/17 appare di grande rilievo.

Una soluzione di maggior equità e rispetto nei confronti dei Docenti abilitati, sia con percorso Tfa che Pas, si sarebbe potuta trovare: ad esempio sommando il punteggio proporzionato al voto conseguito, alla durata dei percorsi sostenuti, ad una valutazione oggettiva della selettività.

Corre obbligo rilevare, peraltro, come solo per alcune parti ci si è adeguati al Nazionale: su altro si rimane distanti. Come a dire: diversamente autonomi.

Ci si chiede quindi il motivo di un adeguamento tanto parziale, intempestivo e non condiviso

Altro rilievo, non certo positivo, lo avanziamo invece sul piano del metodo. I docenti che oggi si apprestano ad avanzare (o hanno già avanzato) domanda di inserimento nelle graduatorie d’Istituto nella nostra Provincia, si vedono cambiare le regole del gioco a partita in corso, quasi in dirittura d’arrivo.

Molti insegnanti hanno optato per l’immissione nelle graduatorie trentine proprio in forza della diversità di punteggio deliberato dalla nostra Amministrazione.

Una decisione di così grande importanza avrebbe dovuto avvenire in tempo utile, ovvero in coerenza con la tempistica del resto del territorio nazionale (i cui termini scadono domani, 24 giugno!!), consentendo con la debita serenità e freddezza ad ogni aspirante di scegliere in quale provincia avanzare la propria domanda.

Anche l’odierna pubblicazione sul portale Vivoscuola diventa così una beffa per i colleghi precari, essendo mirata ad aggirare l’accusa di una modifica della tabella punteggi dopo la scadenza dei termini nazionali: quand’è evidente che la decisione di iscriversi nelle graduatorie trentine o nazionali non può che essere stata presa prima di questa modifica e alla luce della tabella che ora viene modificata, appunto “in zona Cesarini”.

Tutto ciò crea sicuro danno per tutti gli insegnanti precari abilitati: sia per quei colleghi che hanno deciso di avanzare domanda fuori provincia (in virtù di una maggiore pesatura del proprio titolo), sia per quelli che non lo hanno fatto per motivazioni simili e contrarie.

Quella che la Giunta definisce “una scelta motivata dalla volontà di non generare disparità di trattamento sulla valutazione dei titoli di abilitazione comuni anche alle graduatorie di istituto nazionali…” appare invece come una misura atta a creare ulteriori spaccature in una categoria di professionisti già esasperati da anni di riforme e controriforme

 

 

*

Lucia Vinti

Segretario organizzativo Uil Scuola Trento

 

Stefania Galli

Segretario generale Cisl Scuola Trento

 

Cinzia Mazzacca

Segretario generale Flc Cgil

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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