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SANITÀ TRENTINO: CIVETTINI, NUOVA ORGANIZZAZIONE A SVANTAGGIO DEGLI UTENTI?

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11.11 - domenica 27 agosto 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – Regolamento di riorganizzazione sanitaria in Trentino. Risparmi sovrastimati e (tanti) nodi critici rappresentanti dei medici esclusi dai processi decisionali? Varata una nuova organizzazione sanitaria in modo autoritario e poco collegiale a beneficio di un supposto risparmio a tutto svantaggio degli utenti?

Non più tardi di qualche settimana fa, con la Deliberazione Giuntale n° 1183 del 21/7/2017, proposta dall’Assessore provinciale alla Sanità, si è proceduto all’Approvazione del nuovo regolamento di organizzazione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari – art. 37, legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16, “Tutela della salute in provincia di Trento” e conseguente aggiornamento della deliberazione della Giunta provinciale n. 2114/2014 “Indirizzi per il riordino delle rete ospedaliera” come da ultimo modificata con deliberazione n. 1244/2016.

Un’iniziativa politica, questa, subito celebrata mediaticamente in ragione del fatto che, a regime, siffatta riorganizzazione sanitaria – per la quale si è aperto un periodo di sperimentazione che, salvo sorprese, dovrebbe concludersi il 30 giugno 2018 – dovrebbe consentire un risparmio di 1,2 milioni di Euro.

Ora, al di là di annunci e prematuri entusiasmi, siffatto nuovo regolamento di organizzazione sanitaria pare presentare non pochi punti critici, sui quali è bene richiamare l’attenzione della Giunta provinciale prima che essa possa procurare – come da più parti si teme – più danni che benefici.

Un primo nodo critico, a ben vedere, concerne proprio il supposto risparmio: com’è stato stimato? Non è plausibile che, effettuate le varie nomine, a regime la riorganizzazione sanitaria possa in realtà condurre ad un contenimento della spesa assai più ridotto, per non dire insignificante rispetto al bilancio della sanità provinciale che, lo ricordiamo, è nell’ordine non dei milioni ma del miliardo di euro e oltre?

Ad ogni modo, quali valutazioni e quantificazioni, in dettaglio, sono state fatte al riguardo rispetto alla spesa attuale e quali sono quindi le fonti del risparmio che ci si prefigge di ottenere con l’adozione del regolamento e degli organigrammi presentati?

Meritano essere approfonditi anche altri non meno sostanziosi aspetti del nuovo regolamento di organizzazione sanitaria. Anzitutto non è chiaro il coinvolgimento, in questa iniziativa, delle organizzazioni sindacali che pure – alla luce del comma 3 dell’articolo 13 della Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16, la norma provinciale sulla tutela della salute – risultano esplicitamente richiamate per quanto riguarda qualsivoglia processo inerente il programma sanitario e socio-sanitario provinciale.

Pare importante sottolineare questo aspetto dal momento che non risulta, e di questo se ne chiede conto, che alcuna osservazione di dette organizzazioni sia stata poi presa in considerazione nella formulazione definitiva del nuovo regolamento di organizzazione sanitaria.

Da chiarire, inoltre, quali siano state le osservazioni formali del Consiglio dei sanitari, che è stato convocato, ma che non risulta – anche se questa è cosa da verificare – aver prodotto dei particolari apprezzamenti alla nuova organizzazione.

Si sottolinea tutto ciò nell’impressione, che pare purtroppo assai fondata, che l’Amministrazione provinciale, col pretesto di una riforma, abbia deciso di procedere in maniera quasi autoritaria deliberando quello che rischia di essere uno stravolgimento epocale della nostra sanità.

Ad ogni modo, data la natura conoscitiva e per nulla polemica di siffatti quesiti, l’auspicio è che la Giunta provinciale voglia corrispondervi al più presto.

 

 

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Tutto ciò premesso,

Il sottoscritto Consigliere interroga Il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente

• Quanti e quali incontri coi sindacati e rappresentanti dei medici sono stati tenuti dalla Provincia prima di giungere all’adozione del regolamento per la riorganizzazione sanitaria di cui si tratta in premessa, quando si è svolto ciascuno di essi e quale esito ciascuno ha avuto;

• Quali valutazioni e quantificazioni, in dettaglio, sono state fatte al riguardo rispetto alla spesa attuale e quali sono quindi le fonti del risparmio che ci si prefigge di ottenere con l’adozione del regolamento e degli organigrammi presentati e approvati con la Deliberazione Giuntale n° 1183 del 21/7/2017;

• Quale uso si intenderà fare, qualora fosse davvero realizzato, del risparmio che ci si prefigge di ottenere con l’adozione del regolamento e degli organigrammi presentati e approvati con la Deliberazione Giuntale n° 1183 del 21/7/2017;

• Quale il coinvolgimento, in questo processo di riforma, delle organizzazioni sindacali che pure – alla luce del comma 3 dell’articolo 13 della Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16, la norma provinciale sulla tutela della salute – risultano esplicitamente richiamate per quanto riguarda qualsivoglia processo inerente il programma sanitario e socio-sanitario provinciale

• Quante e quali delle osservazioni critiche che dette organizzazioni sindacali avevano presentato rispetto alle bozze del regolamento per la riorganizzazione sanitaria sono poi state prese in considerazione e mediante quali modalità;

• Quali siano state le osservazioni formali alle bozze del regolamento per la riorganizzazione sanitaria del Consiglio dei sanitari, che è stato convocato, ma che non risulta – anche se questa è cosa da verificare – aver prodotto dei particolari apprezzamenti alla nuova organizzazione;

• Se non ritiene se non autoritarie comunque poco collegiali e condivise le modalità con cui si è pervenuta all’adozione del regolamento e degli organigrammi presentati e approvati con la Deliberazione Giuntale n° 1183 del 21/7/2017 e, in caso affermativo, entro quali termini e secondo quali modalità intende riavviare un dibattito quanto meno con le sigle sindacali interessate a questo proposito.

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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Foto: archivio Pat

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