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SANITÀ: DEGASPERI, 100 MILA TRENTINI HANNO DOVUTO PAGARE PER ESSERE VISITATI O CURATI

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08.23 - domenica 18 giugno 2017

(Fonte: Filippo Degasperi) – Il dg dell’Azienda sanitaria si fa bello delle statistiche dell’Istituto Sant’Anna che dipingono luci e ombre della Sanità trentina.

A cosa servano le statistiche ce l’ha ben spiegato Trilussa. Se c’è chi si bea della qualità delle cure palliative ci sono migliaia di trentini che si rivolgono ad altri sistemi sanitari perché da noi le risposte mancano o sono tardive. Ci sono cento mila trentini che hanno dovuto pagare per essere visitati o curati.

A chi chiede una visita cardiologica oggi viene proposto gennaio 2018. Nessun riferimento a ciò nelle Laudi del direttore generale. Sul tema dei costi che, come sempre vedono il Trentino al vertice della classifica (qualcuno, statisticamente parlando, potrebbe dire “facile essere bravi con il doppio delle risorse degli altri”) le giustificazioni sono esilaranti.

Ovviamente il dg si guarda bene dal ricordare il suo stipendio che stacca quello dei suoi colleghi (eccetto Bolzano) di parecchie decine di migliaia di euro (anche qui la statistica è impietosa) ma cita come caso esemplare delle prestazioni aggiuntive che giustificherebbero il divario per le cure odontoiatriche.

Forse il dg non sa che su un bilancio da 1,2 miliardi di euro le cure odontoiatriche offerte dalla lungimirante L.P. 22/2007 incidono per circa 13,5 milioni (lascio a voi il calcolo de “la percentuale” come direbbe Trilussa) soprattutto dimentica di ricordare che la L.P. 22 è talmente apprezzata da essere oggetto di continui attacchi da più parti.

Si è cominciato “dimenticandosi” della rete odontoiatrica e si è proseguito stravolgendo il meccanismo inizialmente previsto per lo screening destinato ai minori, con il risultato di passare dal controllo del 90% degli scolari della seconda elementare ad un misero 30% scarso (forse queste statistiche gli sono sfuggite).

La L.P. 22/2007 non è frutto del sacco del dg Bordon, più a suo agio nello spacciare per novità modelli altrove già noti da anni. Eventualmente a lui potrà essere imputato il suo progressivo depotenziamento insieme alla desertificazione dei servizi sanitari nei territori trentini.

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