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SANITA’: BINELLI, NELLE GIUDICARIE BIMBO RICOVERATO IN RITARDO?

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11.22 - giovedì 26 gennaio 2017

(Fonte: Agire del Trentino) – Non passa un giorno in cui le maggiori autorità locali non dicano che all’interno della nostra sanità “va tutto bene”; magari fosse così, perché la realtà è bene diversa. A seguito di alcune segnalazioni, noi del coordinamento delle Valli Giudicarie di Agire per il Trentino ci siamo confrontati con alcuni cittadini che ci hanno esposto dei casi di malasanità. Fra questi desideriamo raccontare uno dei più sconcertanti avvenuto a Porte di Rendena (nel rispetto della privacy di chi ha reso noto l’episodio): qualche mese fa, un bambino nato da pochissimo tempo ha avuto una reazione allergica dopo aver assunto un tipo di latticino. A seguito di ciò, i genitori hanno immediatamente contattato la pediatra che, una volta arrivata in casa, ha chiamato immediatamente il 118, per chiedere soccorso tramite elicottero. L’operatore, però, stando a quanto riferito dai genitori del bambino, dopo aver stranamente chiesto se i richiedenti fossero residenti o turisti, non ha provveduto alla richiesta della pediatra. Solo dopo una seconda chiamata, è stata inviata un’ambulanza.

Dopo ben 40 minuti è per l’appunto arrivata tale ambulanza inspiegabilmente da Comano Terme (Ponte Arche), molto lontano rispetto ad altre sedi contigue come Spiazzo e Bocenago, direzionando il bambino ed i genitori come da protocollo all’ospedale più vicino: Tione di Trento. Successivamente ci è stato riferito che sia i volontari che il personale, nonostante la buona volontà, non avessero un’adeguata preparazione in merito a casi come questi e dopo quasi 4 ore il bambino è stato trasferito a Trento dove è stato prontamente ricoverato; per fortuna, grazie anche alla competenza della pediatra, il bambino si è salvato. È da sottolineare inoltre che all’ospedale di Tione il caso non era stato valutato come emergenziale, e di conseguenza i genitori sono stati costretti ad aspettare con un bambino piccolo in sala d’attesa assieme ad altre persone; l’attesa, dovuta soprattutto al fatto che all’ospedale di Tione di Trento doveva rimanere almeno un’ambulanza (quella appunto proveniente da Ponte Arche), che poi tra l’altro è stata la stessa ad aver poi trasferito i genitori con il piccolo a Trento. Episodi come questi non sono degni di una sanità d’eccellenza, ma di una sanità da terzo mondo! È necessario che l’Assessorato alla Salute approfondisca l’episodio in questione: c’è stata un’evidente carenza di comunicazione fra le sedi ospedaliere di Tione e Trento, disorganizzazione nella gestione delle ambulanze e soprattutto una mancanza di considerazione verso un bambino piccolo, considerando anche la dubbia gestione dell’elisoccorso.

 

 

Sergio Manuel Binelli
Coordinatore di Agire per le Valli Giudicarie

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