(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) – Mezzolombardo: il centro Sanitario diventi Ospedale di Comunità.
La mozione depositata dal consigliere di Azione Ugo Rossi ripropone anche in consiglio provinciale quanto già proposto in sede di consiglio comunale dal dott. Devigili. Il PNRR può essere l’occasione per completare quanto già avviato nel 2015 e parzialmente realizzato presso la struttura sanitaria di Mezzolombardo, in particolare si chiede di provvedere secondo la missione dell’Ospedale di comunità, in modo che essa corrisponda alle funzioni di erogazione di Cure Intermedie, quelle a media/bassa intensità clinica e per degenze ospedaliere di breve durata, a gestione prevalentemente infermieristica.
Una struttura, dunque, che serve per garantire le cure necessarie per quei pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista medico, che non richiedono specifica assistenza ospedaliera, ma non sono ancora idonei per poter essere trattati in un semplice regime ambulatoriale o residenziale classico.
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Di seguito il testo della mozione.
CENTRO SANITARIO DI MEZZOLOMBARDO OSPEDALE DI COMUNITÀ E CASA DI COMUNITÀ
Il Centro Sanitario San Giovanni di Mezzolombardo è una struttura nuova, attiva dal 2018 che sorge sul suolo ove era ubicato l’ex Presidio Ospedaliero. E’ una struttura che ha visto una progressiva valorizzazione culminata con l’apertura, nel periodo emergenziale, di un reparto Covid-19 territoriale e di un’ampia attività vaccinale anti-Covid a servizio dell’intero territorio provinciale.
Ad oggi il centro sanitario offre ai cittadini i seguenti servizi: ambulatori specialistici, medicina fisica e riabilitazione, punto di raccolta sangue, centro antidiabetico, servizio sociale, consultorio, servizio igiene pubblica, cure domiciliari, neuropsichiatria infantile, guardia medica, uffici amministrativi, medici di medicina generale, neuropsicomotricità, pediatri di libera scelta, psicologia, centro salute mentale, servizio del 118, psichiatria, Hospice e Cure intermedie.
La Provincia di Trento riceverà quasi 65 milioni di euro dal PNRR destinati alla sanità, a sostegno della medicina sul territorio, per la realizzazione di 10 case della Comunità e di 3 Ospedali di Comunità, strutture che in Trentino non esistono, nonché per tutti gli altri interventi previsti dal PNRR nella missione salute, tra cui casa come primo luogo di cura, sanità digitale e telematica. Ora la Provincia, entro la fine di febbraio, dovrà presentare un piano di attuazione dei progetti a sostegno della medicina sul territorio.
Premesso che il nome attuale “Centro Sanitario” è troppo vago e non risponde a nessuna delle 3 “categorie” previste nel PNRR ( Domicilio, Casa di comunità, Ospedale di Comunità) e che da quanto sopra esposto la struttura svolge attualmente sia le funzioni previste per la Casa di Comunità sia quelle per l’Ospedale di Comunità,
il consiglio provinciale impegna la Giunta provinciale
1. a identificare la struttura di Mezzolombardo come Ospedale di Comunità e casa di Comunità, in accordo con le categorie previste dal PNRR;
2. a provvedere secondo la missione dell’Ospedale di comunità, in modo che essa corrisponda alle funzioni di erogazione di Cure Intermedie, quelle a media/bassa intensità clinica e per degenze ospedaliere di breve durata, a gestione prevalentemente infermieristica. Una struttura, dunque, che serve per garantire le cure necessarie per quei pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista medico, che non richiedono specifica assistenza ospedaliera, ma non sono ancora idonei per poter essere trattati in un semplice regime ambulatoriale o residenziale classico;
3. a verificare che, in tale ipotesi rimangano presenti i servizi sanitari di base- casa di Comunità – già attivi nella struttura nella logica di un modello di intervento multidisciplinare e di integrazione socio-sanitaria. Essi sono garantiti dalla collocazione nella struttura degli studi dei medici di medicina generale, capaci di diventare il punto di coordinamento dei servizi socio- sanitari su un territorio, grazie anche alla contiguità fisica delle prestazioni e di riferimento per cittadini, in particolare per i malati cronici;
4. a modificare la denominazione della struttura da Centro Sanitario a Centro Sanitario- Ospedale di Comunità e Casa della Comunità.
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Ugo Rossi