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RISSA TRA PROFUGHI A POMAROLO (TN): FUGATTI, QUALI I CONTROLLI DI CINFORMI E PAT?

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11.15 - giovedì 24 agosto 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Rissa tra profughi in un appartamento a Pomarolo. Quali controlli da parte di Cinformi e della Pat?

Nella giornata di martedì 22 agosto a Pomarolo, presso un appartamento – sembra messo a disposizione da un privato – sarebbe scoppiata una violenta rissa tra due profughi a colpi di coltello mentre le rispettive consorti si sarebbero azzuffate fino all’arrivo delle Forze dell’Ordine.

Al momento i motivi dell’accaduto non parrebbero essere stati divulgati ma questo basta a confermare i timori che molti cittadini nutrono nel vivere con queste persone.

Dopo essere stati denunciati dai Carabinieri di Villalagarina, le due famiglie sarebbero state divise e una coppia pare sia stata trasferita a Trento. Ma questo non può essere, a parere nostro, una soluzione definitiva; chi ci assicura che i personaggi della vicenda, in futuro, non terranno simili atteggiamenti violenti? Non sarebbe auspicabile intervenire diversamente e pensare alla loro espulsione non soltanto dal progetto di accoglienza ma anche dal territorio trentino e italiano?

Questi fatti non possono rimanere impuniti e passare sotto silenzio. Non è possibile che queste persone, magari per un banale fraintendimento o bisticcio, ritengano doveroso passare alla violenza fisica munendosi inoltre di oggetti pericolosi (in questo caso dei coltelli).

Quale sicurezza si potrà garantire a coloro che dovranno convivere nello stesso immobile? E se la prossima volta il tutto dovesse sfociare in una tragedia? Ed inoltre, Cinformi quali controlli svolge su queste persone? Era informato di eventuali conflitti tra le due coppie ed ha preferito fare finta di nulla?

 

 

*

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

1. Quali sono i motivi che hanno portato alla rissa tra le due coppie di profughi;

2. Se Cinformi era già a conoscenza di tensioni tra le due famiglie e, nel caso, per quale motivo non è intervenuto tempestivamente;

3. Se i soggetti coinvolti nella rissa siano già noti alle Forze dell’ordine per simili episodi o altri fatti (se sì quali);

4. Visto l’utilizzo di oggetti pericolosi, se si ritenga opportuno allontanare definitivamente queste persone dal territorio italiano dando così anche un chiaro segnale agli altri profughi presenti in Provincia;

5. Nel caso in cui le due famiglie non venissero immediatamente allontanate dal territorio provinciale e italiano, quali controlli verranno svolti da parte di Cinformi e della Provincia;

6. Quali sanzioni la Provincia intende applicare alle due coppie;

7. Dove è stata trasferita una coppia di profughi (indicare Comune e luogo);

8. Quante risse tra profughi ospiti in strutture (siano esse pubbliche o private) si sono verificate dall’inizio dell’accoglienza ad oggi, se siano stati coinvolti anche operatori o soggetti terzi e quali i motivi.

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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