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RIORGANIZZAZIONE APSS: NURSING UP, VALORIZZARE I PROFESSIONISTI INFERMIERI

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05.12 - giovedì 25 maggio 2017

(Fonte: Nursing up Trento) – La scrivente O.S., in relazione alla riunione tenutasi in Apss in data odierna sulla proposta di riorganizzazione aziendale, esprime apprezzamento per la creazione della figura del coordinatore dell’integrazione ospedale/territorio, alla luce anche dell’affidamento di tali incarichi a due figure professionali dell’area infermieristica.

Per quanto riguarda la valorizzazione dei professionisti infermieri e sanitari non medici, ci aspettavamo un po’ più di coraggio da parte di Azienda  sanitaria e Provincia, sono solo 3 gli incarichi per la gestione delle strutture complesse previste di fatto per i professionisti sanitari non medici, che tra l’altro sono i più numerosi all’interno dell’ Apss, rappresentando oltre il 50% dei dipendenti.

Per quanto riguarda gli altri contenuti della “bozza di nuova organizzazione aziendale”, che appare complessa e molto articolata, esprimiamo le seguenti osservazioni:

 

*
1) non sono stati chiaramente esplicitati i criteri per definire una struttura  “complessa” rispetto ad una “semplice”. Ad esempio, nello specifico vediamo che nella “bozza di organigramma” il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie è classificato come struttura semplice, noi crediamo invece che alla luce delle caratteristiche presenti in quel servizio in termini di “complessità organizzativa” e “valenza strategica”, sia meritevole di essere classificato come struttura complessa.

2) noi riteniamo che anche nell’area salute mentale del servizio territoriale, sia necessario prevedere un servizio per la gestione delle professioni sanitarie infermieristiche e del comparto, analogamente a quanto territorialmente previsto nell’area “cure primarie” e nell’area “riabilitazione”.

3) nella nuova organizzazione per aree del Servizio Ospedaliero provinciale, il personale infermieristico dei pronti soccorsi periferici è collocato nell’area medica, pertanto staccato dall’area dell’emergenza, dove tradizionalmente era stato collocato in precedenza a livello dipartimentale. Questa nuova riorganizzazione rischia di creare “disomogeneità” con il personale dei pronti soccorsi di Trento e Rovereto, che ora collocato invece nell’area dell’emergenza, riteniamo opportuno pertanto che vadano individuati momenti di integrazione tra il personale dei vari pronti soccorsi dell’Apss.

4) vista la definizione delle 7 aree del Servizio Ospedaliero provinciale (medica, chirurgica, materno-infantile, ecc..) , riteniamo che sia fondamentale la presenza di personale del comparto all’interno dei vari “comitati d’area”.

5) non sono ancora definite chiaramente le “piattaforme assistenziali” afferenti al Servizio Ospedaliero provinciale, che comunque a nostro avviso dovranno prevedere, oltre ad un dirigente responsabile,  anche altri professionisti sanitari non medici con responsabilità organizzative elevate.
Cesare Hoffer
Coordinatore Provinciale Nursing up Trento

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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