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RIFORMA PA: CONSIGLIO DEI MINISTRI, IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO ADOTTATO OGGI

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14.07 - venerdì 17 febbraio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Presidenza Consiglio dei Ministri) – Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, venerdì 17 febbraio 2017, alle ore 11.19 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi.

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RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE

Il Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi contenenti disposizioni integrative e correttive ai decreti di attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124) e al testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175).

L’intervento correttivo dà seguito e applicazione alla recente sentenza (n. 251 del 2016) con cui la Corte Costituzionale ha censurato il procedimento di attuazione previsto dall’articolo 18 della legge n. 124 del 2015, nella parte in cui stabilisce che i decreti legislativi attuativi siano adottati previa acquisizione del parere reso in Conferenza unificata, anziché previa intesa. Nel sancire comunque la piena efficacia dei decreti legislativi già emanati e in vigore, la sentenza ha raccomandato di sanare il suddetto vizio procedimentale per dare certezza al quadro normativo attraverso lo strumento del correttivo previsto dalla stesa legge delega. Sui decreti dovranno essere acquisiti l’intesa della Conferenza Unificata e i pareri delle competenti Commissioni parlamentari.

Di seguito i provvedimenti nel dettaglio.

1.      Licenziamento disciplinare

Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 20 giugno 2016, n.116, recante modifiche all’articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di licenziamento disciplinare, a norma dell’articolo 17, comma 1, lettera s), della legge 7 agosto 2015, n. 124.

Le principali novità sono le seguenti:

–        si prevede un maggior termine per esercitare l’azione di risarcimento per i danni di immagine alla PA provocati dalle condotte fraudolente punite dal licenziamento. La denuncia al Pubblico Ministero e la segnalazione alla competente Procura regionale della Corte dei conti avverrà, ora, entro 20 giorni (non più 15) dall’avvio del procedimento disciplinare in modo da evitare un eccessivo accavallamento dei termini e delle procedure poste a carico delle pubbliche amministrazioni. Lo stesso avverrà per il caso in cui la Procura della Corte dei conti, quando ne ricorrono i presupposti ed entro 150 giorni (non più 120) dalla conclusione della procedura di licenziamento, potrà procedere per danni di immagine della PA nei confronti del dipendente licenziato per assenteismo. La finalità è di garantire maggiore certezza e una più netta separazione tra il procedimento disciplinare a carico del dipendente (che si svolge presso l’Ufficio competente per i procedimenti disciplinari) e il conseguente procedimento per danni di immagine alla PA (che si svolge presso la Procura generale della Corte dei conti);

–        si prevede l’obbligo di comunicazione dei provvedimenti disciplinari all’Ispettorato per la funzione pubblica entro 20 giorni dall’adozione degli stessi: ciò, al fine di consentire il monitoraggio sull’attuazione della riforma, anche per adottare ogni possibile strumento che ne garantisca la piena efficacia.

2.      Società a partecipazione pubblica

Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.

Il decreto prevede, tra le principali novità:

–        che l’attività di autoproduzione di beni e servizi possa essere strumentale agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni; che sono ammesse le partecipazioni nelle società aventi per oggetto sociale la produzione di energia da fonti rinnovabili e che le università possono costituire società per la gestione di aziende agricole con funzioni didattiche;

–        che, nel caso di partecipazioni regionali, l’esclusione, totale o parziale, di singole società dall’ambito di applicazione della disciplina può essere disposta con provvedimento motivato del Presidente della Regione, adottato in ragione di precise finalità pubbliche nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità;

–        viene prevista l’intesa in Conferenza unificata per: il Dpcm di determinazione dei requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia dei componenti degli organi amministrativi e di controllo di società a controllo pubblico; il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze con il quale sono definiti indicatori dimensionali quantitativi e qualitativi, al fine di individuare fino a cinque fasce per la classificazione delle società a controllo pubblico, nel caso di società controllate dalla regione o da enti locali; il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali volto a disciplinare le modalità di trasmissione dell’elenco del personale eccedente;

–        il termine per la ricognizione, in funzione della revisione straordinaria, di tutte le partecipazioni possedute, in scadenza il 23 marzo 2017, è portato al 30 giugno 2017 per dare tempo alle amministrazioni di adeguarsi al decreto;

–        parimenti è prorogato al 30 giugno 2017 il termine entro il quale le società a controllo pubblico effettuano una ricognizione del personale in servizio, per individuare eventuali eccedenze;

–        viene fissato al 31 luglio 2017 il termine per l’adeguamento delle società a controllo pubblico alle disposizioni in tema di governance societaria.

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RIFORMA DEL COMITATO PARALIMPICO

Disciplina del Comitato italiano paralimpico, a norma dell’art. 8, comma 1, lettera f) della legge 7 agosto 2015, n. 124 (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo concernente il Comitato italiano paralimpico ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera f), della legge 7 agosto 2015, n. 124.

Nello specifico, il provvedimento, nel riconoscere le peculiarità dello sport per persone con disabilità, prevede la costituzione del Comitato italiano paralimpico in ente autonomo di diritto pubblico. Conformemente ai criteri di delega la costituzione del nuovo ente non introduce oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, in quanto saranno utilizzate parte delle risorse finanziarie attualmente in disponibilità o attribuite al Coni.

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INTERVENTI CONTRO L’INQUINAMENTO ACUSTICO

Armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico in attuazione della legge 30 ottobre 2014, n. 161 (decreti legislativi – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi in materia di inquinamento acustico, in attuazione della delega di cui all’articolo 19 della legge 30 ottobre 2014, n. 161, con l’obiettivo di armonizzare la normativa nazionale con la relativa disciplina dell’Unione europea.

In particolare i due decreti prevedono:

1.      armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico (articolo 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h)) con la direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e gestione del rumore ambientale

Si armonizza la normativa nazionale in materia di inquinamento acustico, con l’obiettivo specifico di ridurre le procedure di infrazione comunitaria aperte nei confronti dell’Italia in materia di rumore ambientale, operando una razionalizzazione della tempistica riguardante la trasmissione delle mappe acustiche e dei relativi piani d’azione, assicurando nel contempo anche l’informazione del pubblico. L’intervento normativo, inoltre, risolve in modo definitivo alcune criticità, riguardanti in particolare l’applicazione dei valori limite, il coordinamento tra i vari strumenti di pianificazione, nonché la valutazione dell’impatto acustico nella fase progettuale delle infrastrutture, al fine del contenimento dell’inquinamento derivante dal rumore perla salvaguardia della popolazione. Infine si prevede una specifica disciplina delle attività fonte di rumore ambientale, fino ad oggi escluse dalla normativa, quali gli impianti eolici, le aviosuperfici, le elisuperfici, le idrosuperfici, le attività e discipline sportive e le attività di autodromi e piste motoristiche;

2.      armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con la direttiva 2000/14/CE e con il regolamento CE n. 765/2008 (articolo 19, comma 2, lettere i), l) e m))

Si razionalizza la disciplina sulle macchine rumorose operanti all’aperto, con particolare riguardo a quelle importate da Paesi extracomunitari e poste in commercio nella distribuzione di dettaglio, affidando la responsabilità in materia agli importatori presenti sul territorio comunitario, colmando così un vuoto normativo e garantendo maggiore sicurezza all’utenza. Il provvedimento mira anche a raggiungere obiettivi di semplificazione nei procedimenti di autorizzazione e di certificazione, anche con una revisione dei requisiti richiesti agli organismi di certificazione. Viene infine rafforzata la disciplina sanzionatoria, conferendo ad ISPRA maggiori poteri di accertamento e verifica.

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PIANO STRATEGICO DEL TURISMO

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, ha approvato in via definitiva il Piano Strategico del Turismo 2017-2022, che delinea lo sviluppo del settore nei prossimi sei anni per rilanciare la leadership italiana sul mercato turistico mondiale.

Il Piano, già approvato all’unanimità dal Comitato Permanente per la promozione del turismo in seduta plenaria e dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, passa quindi ora alla fase operativa.

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RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha approvato un regolamento, da attuarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, che riorganizza il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in seguito all’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro e dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), ad opera, rispettivamente, dei decreti legislativi n. 149 e n. 150 del 14 settembre 2015.

In particolare, il provvedimento determina la dotazione organica residua del Ministero e ridefinisce l’assetto delle strutture di livello dirigenziale generale e le relative funzioni e attribuzioni. Per quanto riguarda l’Amministrazione centrale, si sopprimono due direzioni generali (quelle “per le politiche attive, i servizi per il lavoro e la formazione” e “per l’attività ispettiva”) e dieci posti di funzione dirigenziale non generale, che si riducono quindi da sessanta a cinquanta, rendendo la struttura amministrativa più snella ed efficiente. Inoltre, l’Amministrazione periferica (Direzioni interregionali del lavoro e Direzioni territoriali del lavoro) confluisce interamente nell’Ispettorato.

Vengono infine chiariti i compiti e la portata della collocazione funzionale della figura del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, quale struttura inserita all’interno del Segretariato generale.

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CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha svolto un’informativa al Consiglio dei ministri in ordine alla predisposizione dello schema di decreto legislativo correttivo del Codice degli appalti, da adottare a norma dell’articolo 1, comma 8, della legge delega n. 11 del 2016.

L’intervento contempla modifiche e integrazioni al Codice, volte a perfezionarne l’impianto normativo confermandone i pilastri fondamentali. Si tratta di un testo aperto, che in base alla legge delega sarà sottoposto alle consultazioni con i principali stakeholder, per essere poi esaminato in via preliminare dal Consiglio dei ministri. Successivamente sarà inviato alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e al Consiglio di Stato e contestualmente alle Commissioni parlamentari competenti per l’acquisizione dei prescritti pareri.

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SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI PER INFILTRAZIONI MAFIOSE

A norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata del Consiglio comunale di Parabita (LE) e la proroga dello scioglimento del Consiglio comunale di Mazzarà Sant’Andrea (ME) e dell’affidamento della gestione dell’ente ad una commissione straordinaria.

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MOVIMENTO DI PREFETTI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha approvato il seguente movimento di Prefetti:

TRAMONTI  Gabriella – è destinata a svolgere le funzioni di  Prefetto di Rimini, cessando    dalla disposizione con incarico ai sensi della legge n.410/91;

PIERMATTI Rita – da Viterbo è collocata a disposizione con incarico, ai sensi della legge n. 410/91;

LONGO Guido Nicolò, dirigente Generale di P.S. – nominato prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Vibo Valentia;

D’ANGELO Nicolò, dirigente Generale di P.S. – nominato prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Viterbo.

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LEGGI REGIONALI E COSTITUZIONE IN GIUDIZI PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali Enrico Costa, ha esaminato tredici leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato di non impugnare le seguenti leggi:

1) legge Regione Marche n. 33 del 22/12/2016 “Assestamento del bilancio di previsione 2016-2018”;

2) legge Regione Abruzzo n. 41 del 23/12/2016 “Concorso della Regione Abruzzo alla riduzione strutturale della spesa pubblica”;

3) legge Regione Campania n. 38 del 23/12/2016 “Ulteriori disposizioni in materia di razionalizzazione, adeguamento e semplificazione della normativa regionale”;

4) legge Regione Emilia Romagna n. 25 del 23/12/2016 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2017”;

5) legge Regione Emilia Romagna n. 26 del 23/12/2016 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2017-2019 (legge di stabilità regionale 2017)”;

6) legge Regione Emilia Romagna n. 27 del 23/12/2016 “Bilancio di previsione della regione Emilia Romagna 2017-2019”;

7) legge Provincia Bolzano n. 28 del 22/12/2016 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per gli esercizi 2017, 2018 e 2019”;

8) legge Provincia Bolzano n. 29 del 22/12/2016 “Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2017-2019”;

9) legge Regione Calabria n. 42 del 27/12/2016 “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze ai sensi dell’art. 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.”;

10) legge Regione Calabria n. 43 del 27/12/2016 “Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale (collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2017)”;

11) legge Regione Calabria n. 46 del 27/12/2016 “Modifiche alla legge regionale 11 agosto 2010, n. 21 (misure straordinarie a sostegno dell’attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale)”;

12) legge Regione Calabria n. 47 del 27/12/2016 “Legge 194/1978 Norme per la corretta applicazione sul territorio regionale”;

13) legge Provincia Valle Aosta n. 26 del 21/12/2016 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)”.

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Su proposta dello stesso Ministro, il Consiglio dei ministri ha, infine, deliberato la costituzione nel giudizio per conflitto di attribuzione promosso dalla Regione Veneto avverso il decreto del Presidente della Repubblica 12 settembre 2016, n. 194, recante “Norme per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi, ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 2015, n. 124”.

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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Foto: © Archivio fotografico Presidenza Consiglio Ministri

 

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