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RIFORMA AUTONOMIA TN-AA: BIANCOFIORE, CONVENZIONE MORTA CON REFERENDUM RENZI

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12.27 - sabato 8 luglio 2017

(Fonte: Michaela Biancofiore) – Biancofiore: sbagliato inseguire Svp e destre tedesche sulla convenzione. È morta con il referendum di Renzi.

Ha detto bene l’avvocato Vezzali: ” bisognava lasciarli perdere “. Non ho partecipato ieri alla conferenza stampa sulla bozza finale di riforma dell’Autonomia scaturita dai lavori della “improbabile convenzione” perchè ritengo sbagliato inseguire Svp e destre tedesche su qualcosa che semplicemente non esiste.

Come ha ben detto il presidente degli industriali Pan! Le riforme Costituzionali infatti, come quella di revisione dello Statuto d’Autonomia, si fanno in parlamento e legittimare una convenzione sorta per accompagnare la riforma costituzionale di Renzi, seppellita dagli italiani il 4 dicembre u.s., è un  segno di debolezza degli italiani che devono viceversa imparare a tirare la palla più lontana e non a rincorrere  chi scappa col pallone.

La convenzione, nata per la tradizionale campagna elettorale che deve individuare il “nemico italiano” per compattare gli elettori tedeschi, è morta con la riforma bocciata di Renzi.

Il voto che ci sarà il 22 settembre sulla Convenzione, inventata con una legge ad hoc da Pd ed Svp, non deve spaventare nessuno poichè non ha alcuna rilevanza ai fine del meccanismo di revisione costituzionale che appartiene esclusivamente alla sovranità del Parlamento, pur sentiti i consigli provinciali .

La relazione di minoranza dell’Avv. Vezzali, che sarebbe stato opportuno fosse stata diffusa dagli organizzatori preventivamente a tutti gli esponenti del centro destra ritengo, conoscendone le idee –  ricalchi in massima parte la mia riforma dello Statuto depositata in Parlamento e che sarà incardinata in commissione non appena torneremo al governo.

Ma l’alleanza di governo di centro destra, peraltro, comprende anche la Lega con la quale sarebbe stato opportuno confrontarsi per non avere appunto sorprese in sede ufficiale di revisione costituzionale e avendo peraltro presentato, se non erro, il cons. Fugatti un analogo disegno di legge sull’autoderminazione che, comunque la si pensi, andrebbe comunque discusso all’interno dei tre partiti fondanti la coalizione: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia.

La convenzione, se convalidada da pur encomiabili iniziative unitarie  di centro destra, rischia di diventare un duplicato delle commissioni dei sei e dei dodici che da organo consultivo sono diventate per consuetudine e scellerato silenzio delle istituzioni italiane, un parlamentino in salsa sudtirolese che esautora il parlamento italiano sfornando norme di rango costituzionale in barba alla procedura aggravata prevista dalla nostra carta fondamentale per il processo di revisione.

Commissione, non a caso, soppresse nel mio progetto di riforma dello Statuto d’Autonomia.

Quindi ciò che mi aspetto dal centro destra unito che vuole che gli italiani trovino parità di diritti nel nuovo Statuto dl’Autonomia alla Ladina come aspiro diventi, è di parlare all’unisono sull’obbligatorietà di rispettare le regole già scritte esistenti nella carta fondante della nostra democrazia.

 

 

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Michaela Biancofiore, parlamentare Fi del Trentino Alto Adige

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