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RIFONDAZIONE COMUNISTA – TRENTO * RUSSIA – UCRAINA: « PRESIDIO SABATO 19/2; IL SINDACO IANESELLI HA PARTECIPATO IN QUANTO “GLI AMICI DI EUROPA VERDE” LO AVEVANO AVVERTITO DELLA PRESENZA UCRAINE, ATTO GRAVE »

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16.03 - lunedì 21 febbraio 2022

Sabato pomeriggio, contro la guerra in Ucraina a Trento si è tenuto un presidio a cui hanno aderito diverse associazioni, partiti, comitati.

L’invito alla partecipazione, al secondo paragrafo del testo riportava queste parole: “Sappiamo bene come siano delicati gli equilibri geopolitici planetari, che rendono inimmaginabile l’entrata dell’Ucraina nella NATO o nell’Unione Europea, insopportabile la scalata di Putin al vertice della Russia, impossibile da accettare la politica di allargamento fino ai suoi confini da parte degli Stati Uniti e della Nato”.

Rifondazione Comunista, come sempre, è stata chiara nell’affermare di non condividere pienamente il documento, considerandolo troppo poco incisivo perché, in ogni situazione di conflitto, proprio per poter costruire un percorso di pace vero, solido e duraturo non si può evitare di prendere posizione e fingere che il “torto” sia equamente diviso.

Ci sembra infatti troppo facile affermare che nei conflitti “non c’è chi sta dalla parte giusta e chi da quella sbagliata”: certamente è molto più complesso fare la fatica di cercare di capire quali delle richieste in campo abbiano maggiore diritto di essere accolte e lavorare perché lo siano, per quanto possibile.

Nonostante questo, abbiamo apprezzato l’iniziativa e partecipato convintamente al presidio, con un nostro volantino e nostri slogan più nettamente caratterizzati.

Abbiamo assistito però, con grande indignazione – ma non altrettanto stupore – all’ ipocrisia e alla malafede con cui alcune forze politiche hanno trasformato quell’importante occasione comune in una manifestazione con l’obiettivo opposto: difendere l’ingresso dell’Ucraina nell’UE e nella Nato, per di più usando strumentalmente la presenza organizzata di un buon numero di donne ucraine immigrate (non firmatarie dell’appello, ovviamente), che hanno espresso questa posizione sia con cartelli che con interventi al microfono.

A spiegare la loro presenza inattesa, è stato il sindaco Ianeselli che prendendo il microfono ha dichiarato con apparente candore di avere deciso di partecipare al presidio in quanto “gli amici di Europa Verde” lo avevano avvertito della presenza delle signore ucraine.

Si è trattato di un atto molto grave, di consapevole distorsione delle finalità del presidio stesso, esplicitate nella frase sopra riportata. Ogni partito o associazione ha il diritto di avere le sue convinzioni ma non il diritto di manipolare quelle altrui.

Ci auguriamo che chi legge si chieda quale fiducia si può riporre in politici che ricorrono a questi mezzi per ottenere il risultato voluto.

Rimane grande anche la nostra perplessità sulla superficialità con cui chi ha organizzato questo momento, ha accolto l’adesione del PD conoscendone l’atlantismo, incompatibile con le parole dell’appello sopra riportate.

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PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA DEL TRENTINO

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