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RICHIEDENTI ASILO: COMUN GENERAL DE FASCIA, ZENI ANNUNCIA 25 ARRIVI IN VAL DI FASSA

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07.29 - mercoledì 25 gennaio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Comun general de Fascia) – Venticinque richiedenti asilo in Val di Fassa. L’assessore provinciale Luca Zeni, il 23 gennaio a Soraga, ha annunciato che i primi undici saranno ospitati in appartamenti di Soraga, Moena e Campitello e quindi in alloggi degli altri paesi della valle.
Ha informato amministratori, forze dell’ordine e popolazione di Fassa su quantità e modalità d’arrivo e d’alloggio dei richiedenti asilo, Luca Zeni, assessore provinciale a salute e politiche sociali, nella serata del 23 gennaio alla Gran Ciasa di Soraga. Zeni, dopo il benvenuto del sindaco Devi Brunel e della procuradora del Comun General de Fascia Elena Testor, ha illustrato il quadro internazionale e nazionale dell’accoglienza profughi per poi passare all’accordo tra Provincia di Trento e governo e, quindi, alla prossima collocazione in valle in appartamenti messi a disposizione da comuni e parrocchie di 25 richiedenti asilo, probabilmente provenienti dall’Africa sub sahariana.

I primi 11 potrebbero giungere nel mese di febbraio e trovare abitazione a Moena, Soraga e Campitello, un secondo gruppo di 6 persone abiterà invece a Mazzin e Vigo, una volta effettuata la manutenzione negli appartamenti resi disponibili, infine gli ultimi 8 alloggeranno a Pozza e Canazei dove sono necessari lavori più impegnativi. Gli ospiti giungeranno in valle dopo aver trascorso un periodo nelle hub di Trento e Rovereto – che accolgono tra le due e le trecento persone ciascuno e dove vengono impartiti i primi insegnamenti di lingua italiana ed educazione civica – seguendo il principio provinciale di distribuzione diffusa sul territorio che agevola l’integrazione nelle comunità. «Superata la prima ipotesi della struttura di Soraga – ha spiegato Zeni, accompagnato da Silvio Fedrigotti responsabile del dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia – in collaborazione a Comun general e sindaci, che si sono sempre mostrati disponibili, abbiamo individuato un alloggio per paese. Va sottolineato che, grazie alla distribuzione nei diversi centri del Trentino, non si sono registrati problemi, che se dovessero insorgere comportano l’espulsione».

La domanda di asilo politico impiega un paio d’anni per essere vagliata e in questo tempo i rifugiati, di solito, mostrano interesse verso le attività proposte da amministrazioni e associazioni. «I richiedenti asilo possono fare volontariato, partecipare a tirocini e pure lavorare secondo contratti vagliati da Provincia e Cinformi. A ogni ospite sono destinati 30 euro giornalieri (per alloggio, pasti, piccole spese e corsi di formazione), chi dovesse trovare lavoro vedrà queste spese coperte dalla retribuzione. Certo è importante che le comunità facciano rete attorno agli immigrati, che una volta ottenuto il permesso di soggiorno sono liberi di lasciare l’alloggio e spostarsi in Europa. Se l’asilo politico non viene concesso, sono obbligati a lasciare l’Italia, di qui il costante turnover di ospiti negli appartamenti». A coordinare e vigilare quotidianamente sull’accoglienza e il comportamento dei rifugiati fassani, una cooperativa sociale di Predazzo, con un referente che li visiterà spesso (anche di notte per accertarsi della loro condotta) e sarà a stretto contatto con Provincia, Cinformi e pure con i comuni e l conseier de procura Gianluigi De Sirena che segue il progetto per il Comun general de Fascia.

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

 

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Foto: da comunicato stampa

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