(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
1. non presenteremo anche oggi il nuovo progetto della rete in destra adige. tempi troppo ristretti
2. concentriamoci sul dibattito pubblico:
• non risponderemo con 1800 pagine alle 1800 pagine del progetto rfi.
• chi pensa che la consistenza del progetto stia nel numero di pagine sbaglia,
• l’efficacia di una proposta non sta nel peso cartaceo ma nelle idee e nei contenuti adeguatamente proposti e che risolvono i problemi
3. la rete, convinta da sempre la sx adige non va bene, ha fatto il progetto in dx adige partendo dal progetto rfi del 2003. quello il nostro faro per il nuovo progetto -presentato il 10/11- che risolve le criticità di allora.
4. il consiglio comunale di trento del 25/11 ha approvato anche questa mozione:
“il consiglio impegna il sindaco e la giunta
ad adoperarsi presso tutti gli enti competenti, gli organismi e soggetti decisori, anche nella fase di svolgimento del dibattito pubblico, prendendo posizione (politica) e facendosi parte attiva, affinché entrambe le soluzioni progettuali ad oggi proposte da rfi (tracciato sx-adige) e dalla rete dei cittadini di trento (nuovo progetto tracciato in dx-adige) siano prese in considerazione, poste in adeguata analisi comparativa e trattate con lo stesso rispetto e la stessa dignità (tecnici)”.
5. la differenza di fondo tra la rete e altre posizioni qui legittimamente rappresentate è che la rete ha pensato fin dall’inizio al piano “b”
cioe’ se l’opera si fara’ – e la rete ha sempre detto che va fatta perche è l’unico modo per spostare da gomma a rotaia – è necessario che sia in dx adige:
• comune, pat ed rfi hanno solo il piano “a”, cioè fare la sx adige.
• anche quelli che di voi non vogliono in ogni caso l’opera hanno solo un piano “a”: non hanno un piano “b”
l’arena vera dove si gioca la partita e dove ad oggi c’è solo la rete dei cittadini è quella della contrapposizione della dx alla sx
cioè la proposta e non solo la protesta
• i problemi vanno gestiti e non subiti
• le proteste devono andare verso i progetti sbagliati non contro le persone.
• le proteste devono essere armate di un alternativa credibile
solo così si puo essere utili alla collettività
• la rete ci ha messo la faccia, sempre ed in ogni sede fin dal 1° settembre scorso.
• ci ha messo la professionalita e non gli interessi personali
• ha proposto un progetto con 20 punti qualificanti ed inoppugnabili da chiunque, in ogni sede, anche nel prossimo dibattito pubblico
nel concludere questo intervento, la rete, ringrazia ancora per essere stata invitata a questa assemblea.
ma vuole anche ringraziare pubblicamente quei ragazzi che sono rimasti seduti tre giorni davanti a palazzo thun durante il consiglio comunale.
probabilmente non sono né ingegneri né sociologi ma ci hanno messo la faccia e hanno giocato la loro partita. con il “coraggio di avere paura”
• paura di non essere considerati o peggio derisi.
• ma, a modo loro, hanno fatto politica ed esercitato la cosa che più ci è cara: la democrazia.
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