Questa mattina ho portato il mio saluto nella splendida cornice del Castello del Buonconsiglio di Trento alla conferenza conclusiva del progetto Ecca. (European Charter Classroom Activities).
Circa 500 studenti, coadiuvati da molti docenti, di 5 regioni europee che dal 2019 sono coinvolti in questo straordinario progetto, ideato e sviluppato nell’ambito della rete paneuropea del Network to promote linguistic diversity.
Ecco di seguito il mio intervento:
Vedo in questa iniziativa di respiro europeo una grande opportunità di aprire anche le nostre minoranze al confronto con la ricca diversità linguistico culturale europea. In ladino c’è un detto molto diffuso che recita: “Tegnon adum che la forza vegn dal grum”, che significa: “Rimaniamo tutti insieme che la forza viene dall’unità”; credo che questo motto si adatti molto bene alla realtà delle minoranze linguistiche, a livello locale, nazionale ed europeo.
L’NPLD e anche il progetto ECCA che da esso si è sviluppato sono un esempio concreto che dimostra l’efficacia del lavoro di squadra. Ladini, Frisoni, Catalani, Friulani e Ungheresi di Romania hanno realizzato un progetto che, anche in tempi difficili come quello sanitario che stiamo vivendo, ha dato i suoi frutti e ha gettato le basi per potenziali sviluppi e nuove collaborazioni. Queste iniziative sono infatti fondamentali per fare rete e per instaurare nuovi rapporti che danno forza alle nostre regioni linguistiche. Abbiamo bisogno di aprirci e di confrontarci, di scambiare esperienze e buone pratiche.
È dal confronto offerto dall’NPLD che le nostre minoranze hanno maturato l’idea e la necessità di chiedere a noi politici di sostenere e promuovere un’inchiesta sociolinguistica che permetta di programmare in modo organico e preciso le politiche linguistiche e che stiamo sviluppando esattamente in questi mesi.
Allo stesso modo il progetto ECCA che qui oggi si conclude ha permesso di creare contatti importanti fra partner NPLD, ma anche fra scuole di minoranza linguistica, sensibilizzando le nuove generazioni al tema dei diritti linguistici e al valore fondamentale e imprescindibile della Carta europea per le lingue regionali o minoritarie, che speriamo raggiunga presto la ratifica anche da parte dello Stato italiano.
Voglio ringraziare chi ha creduto in questo progetto e ne ha permesso lo sviluppo, ringrazio anche e soprattutto gli insegnanti e i ragazzi qui in sala, che avranno certamente molto da raccontarci.
Buona conferenza a tutti.
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Luca Guglielmi
Vicepresidente Regione Trentino Alto Adige – Südtirol
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