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REGIONE AUTONOMA TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL * IDEA GUDETA: « UNA STATUA DI LEGNO PER RICORDARE AGITU, AD UN ANNO DALLA SCOMPARSA DELLA PASTORA ETIOPE »

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12.05 - martedì 28 dicembre 2021

Una statua di legno per ricordare Agitu. A un anno dalla scomparsa della pastora etiope (29 dicembre 2020) anche la Regione ha voluto rendere omaggio a una figura che si era fatta apprezzare e amare da molti trentini. Nell’atrio del palazzo della Regione lungo la vetrata di via Gazzoletti è stata esposta, fino a fine gennaio, una scultura realizzata da Marino Carletti di Sant’Agnese di Civezzano che ha voluto rendere omaggio alla ragazza etiope che aveva conosciuto e stimato in Val dei Mocheni.

Parliamo di una statua a grandezza naturale in legno di cirmolo recuperato dopo la tempesta Vaia che ha colpito il Trentino nell’ottobre 2018. La statua rappresenta la ragazza con delle formaggelle in mano, mentre il lungo e largo abito è intagliato con motivi faunistici della zona mochena, dove viveva Agitu, e da due mani che sorreggono un mondo a rappresentare, secondo l’autore, l’essere cittadini del mondo che accomuna tutta l’umanità.

L’opera è accompagnata da arnesi tipici per la lavorazione del latte, da alcune sculture minori dello stesso autore sempre realizzate in cirmolo e da due dipinti che richiamano il tema dell’allevamento e della pastorizia.

A destra della statua troviamo un quadro intitolato “Stalla” di Guido Matuzzi, mentre a sinistra c’è un’opera di Conrad Peter Bergmann intitolata “ritorno all’ovile” e fanno parte della Collezione d’opere d’arte della regione Trentino Alto Adige/Südtirol.

Agitu Idea Gudeta, si era fatta conoscere in tutta la regione, ma anche oltre confine, per l’attività di allevamento di capre e la vendita di prodotti caseari realizzati con il loro latte che aveva avviato in Val dei Mocheni, ma soprattutto per la passione e l’amore che metteva nel suo lavoro.

 

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REGION: EINE STATUE ZUM GEDENKEN AN AGITU

Ein Jahr nach dem Tod der äthiopischen Hirtin Agitu (29. Dezember 2020) wollte auch die Region eine Person würdigen, die von vielen Menschen im Trentino geschätzt und geliebt wurde: Eine zu ihren Ehren geschnitzte hölzerne Skulptur von Marino Carletti aus Sant’Agnese di Civezzano, der das äthiopische Mädchen im Fersental kennen und schätzen gelernt hatte, wird bis Ende Januar im Atrium des Amtsgebäudes der Region in der Via Gazzoletti ausgestellt.

Es handelt sich um eine lebensgroße Statue aus dem Holz einer Zirbelkiefer, die nach dem Sturm Vaia, der das Trentino im Oktober 2018 heimsuchte, aus dem Wald geborgen wurde. Die Statue stellt Agitu dar, die kleine Käselaibchen in der Hand hält und deren langes und weites Gewand u. a. mit für das Fersental typischen Tiermotiven verziert ist. Außerdem sind auf dem Rock zwei Hände zu sehen, die eine Erdkugel halten, was nach Ansicht des Künstlers darstellen soll, dass alle Menschen dadurch vereint sind, dass sie zu einer Welt gehören. Neben dem Werk werden typische Geräte für die Milchverarbeitung, einige kleinere Zirbelholzskulpturen desselben Künstlers und zwei Gemälde zum Thema Viehzucht und Hirtenwirtschaft ausgestellt.

Rechts neben der Statue ist das Gemälde von Guido Matuzzi mit dem Titel „Stalla“ (Stall) und links davon das Bild „Ritorno all’ovile“ (Rückkehr in den Schafstall) von Conrad Peter Bergmann zu sehen. Beide Werke gehören zur Kunstsammlung der Region Trentino-Südtirol.
Agitu Idea Gudeta, die im Fersental Ziegenzucht betrieb und die aus der Ziegenmilch hergestellten Milchprodukte verkaufte, war in der ganzen Region und auch über ihre Grenzen hinaus vor allem für die Leidenschaft und die Liebe, mit der sie ihre Arbeit verrichtete, bekannt.

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