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RCC * SANTANCHÈ (FDI): « REDDITO CITTADINANZA? LA PIÙ GRANDE SUPERCAZZOLA DI DI MAIO, DICIOTTI? I 5 STELLE VOTERANNO NO ALL’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE, NON VOGLIONO RITROVARSI DISOCCUPATI »

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14.34 - lunedì 4 febbraio 2019

Santanchè (Fdi ): “Reddito di cittadinanza? La più grande supercazzola di Di Maio. Mi deve spiegare dove sono 3 milioni di posti di lavoro. Il lavoro lo danno le imprese non la politica. Consenso di Salvini al nord in calo? Ho incontrato gli imprenditori del nord e mi hanno detto che sono basiti per questa manovra finanziaria”. Sulla Tav: “Di Battista contro Salvini? Se la cantano e se la suonano, è tutto un problema loro di lotta e di governo, ognuno fa la sua parte in commedia.

I 5 Stelle sono i signor no e vogliono bloccare il Paese”. Sul caso Diciotti: “I 5 Stelle voteranno no all’autorizzazione a procedere, non vogliono ritrovarsi disoccupati”. Sulle critiche di Vladimir Luxuria: “Io parlavo alle donne, non ai maschi, ecco perché lei non ha capito. Io non ho mai parlato di denaro come valore, ho semplicemente detto che è uno strumento di indipendenza per le donne. Io sono un po’ più avanti nella libertà delle donne”

Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotta da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla questione tav e le parole di Di Battista (“Salvini non rompa i coglioni”). “Questi se la cantano e se la suonano –ha affermato Santanchè-. E’ tutto un problema loro interno di lotta e di governo, ognuno fa la sua parte in commedia. Per quanto mi riguarda ritengo che la Tav sia un’opera importante per il Paese, è dimostrato dai fatti. Lo dicono gli italiani, non riesco a capire come mai il M5S non abbia visto le persone che sono scese in piazza.

Ormai loro sono i signor no, dicono no a tutto e questo è il modo migliore per bloccare la nostra nazione, bloccare i posti di lavoro e per farci retrocedere in quell’opera di ammodernamento di cui avremmo bisogno e che si può fare solo con queste infrastrutture. Siamo in una democrazia, il popolo è sovrano, c’è un Parlamento che è espressione del popolo e quindi dobbiamo fare le cose che servono all’Italia. Noi diciamo: prima l’Italia e in questo slogan c’è il tema delle infrastrutture così come tanti altri temi”.

Sul reddito di cittadinanza. “I paletti che sono stati inseriti saranno sufficienti ad evitare furberie e abusi? Assolutamente no –ha dichiarato Santanchè-. Questo agevolerà il lavoro nero. Io faccio l’imprenditrice, Di Maio mi deve spiegare dove sono i 3 milioni di posti di lavoro. Mi deve spiegare dove arriveranno addirittura 3 proposte di lavoro per ciascuno. Ma questa roba qui è la più grande supercazzola che si possa dire e la si può dire a chi non lavora, non ha mai lavorato e non ha capito che il lavoro lo danno le imprese, non lo dà la politica. La politica deve mettere in atto tutti gli strumenti per aiutare le imprese ad assumere.

Dov’è il lavoro nel nostro Paese? Quali sono gli imprenditori che hanno assunto attraverso i centri per l’impiego. Il reddito di cittadinanza non serve né a chi è povero né serve ad aumentare l’occupazione. E’ preoccupante. Tutto questo aumenterà il lavoro in nero. Ricordo che un giovane che entra in un’industria metalmeccanica prende 830 di stipendio, allora averne 780 per stare a casa… Poi parlano di formazione, con 6-8 ore alla settimana, ma che formazione è?”.

Il consenso di Salvini al nord risentirà dell’introduzione del reddito di cittadinanza? “Io e Giorgia Meloni venerdì sera eravamo a Busto Arsizio con tantissimi imprenditori che sono basiti per questa manovra finanziaria, sono basiti del fatto che non ci sia niente per le imprese. Ricordo la parola magica: flat-tax, lo shock fiscale, meno tasse. Non è che poi ci prendono in giro con quella tassa piatta per le partite iva, piena di cavilli, che poi vedremo come andrà a finire. Oggi c’è solo una formula per aiutare il nostro Paese: meno tasse, meno tasse, meno tasse”.

Riguardo il caso Diciotti. “Il M5S non farà aumentare la disoccupazione, per cui non voteranno come stanno dicendo, non vogliono mica ritrovarsi disoccupati. Se votassero sì all’autorizzazione a procedere ci sarebbe una crisi di governo, si andrebbe a casa e aumenterebbero i disoccupati della nostra nazione. E’ tutta una moina quella che stanno dicendo, non ci credo. Disoccupati non vogliono essere perché vedono che sta già aumentando il tasso di disoccupazione. Voteranno e saranno allineati ancora una volta venendo meno a tutto quello che hanno detto”.

Sulle polemiche riguardo le parole di Daniela Santanchè sulla ricchezza e sulle donne nella puntata di ‘Alla lavagna’. “Critiche di Vladimir Luxuria? Io parlavo alle donne, non ai maschi, quindi posso comprendere che Vladimir Luxuria non mi abbia inteso –ha affermato Santanchè-. Io non ho mai parlato di denaro come valore, ho semplicemente detto che è uno strumento di indipendenza per le donne per essere libere. Sto dalla parte delle persone più deboli che in questa nazione sono le donne, che guadagnano il 30% in meno e che in molti casi non sono libere di scegliere, quindi un governo che tiene alle donne non a parole ma nei fatti introdurrebbe dei provvedimenti per aiutare le donne a trovare il lavoro perché io sono un po’ più avanti nella libertà delle donne”.

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