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RCC * ADINOLFI: « ZINGARETTI? CERCA DI NASCONDERE IL SUO TITOLO DI STUDIO CHE È UN DIPLOMINO DI TRE ANNI DI UN ISTITUTO PROFESSIONALE »

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11.00 - martedì 5 marzo 2019

Adinolfi: “Riapertura case chiuse? Impensabile lo Stato pappone. La prostituzione fa diventare le ragazze le latrine di un maschio, bisogna colpire i clienti. Zingaretti? Cerca di nascondere il suo titolo di studio, che è un diplomino di tre anni di un istituto professionale. Noi ci permettiamo il sottosegretario alla cultura che dice di non aver mai letto libri e il Presidente della Camera che ha fatto la tesi sui neomelodici per la laurea in scienza delle merendine. Legittima difesa? Mi preoccupa l’idea di incentivare il conflitto a fuoco tra un padre di famiglia e un delinquente, perché il delinquente è più bravo”.

Sul caso Corona-Riccardo Fogli: “Incredibile il circo che si è mosso per massacrare una persona anziana, la dignità di una donna e di un povero bambino piccolo che da questa coppia è nato. Mi hanno impressionato il sorriso della Marcuzzi, il lavoro fatto dalla D’Urso il giorno prima per raccogliere prove su Instagram. Questo è crimine organizzato ai danni di una famiglia con un bambino piccolo. E’ stata una scargnificazione in diretta di un essere umano. La Tv ormai è fatta da persone che hanno un bidet al posto del cuore”.

Mario Adinolfi, Presidente del Popolo della famiglia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sul titolo di studio di Zingaretti. “E’ curioso che i capi dei tre principali partiti abbiano tutti in comune il fatto di non essere laureati e non di non aver mai lavorato al di fuori della politica –ha affermato Adinolfi-. Nel mondo non troverete da nessuna parte una cosa del genere. Zingaretti cerca di nascondere il suo titolo di studio, che è un diplomino di tre anni di un istituto professionale. Se andate sul sito della Regione non c’è scritto niente sugli studi di Zingaretti. Noi ci permettiamo il sottosegretario alla cultura che dice di non aver mai letto libri, ci permettiamo cose mai viste.

Se fossimo in un Paese normale i giornalisti dovrebbero chiedere a Zingaretti perché occulta il suo titolo di studio. Nelle classi dirigenti di tutto il mondo, i vertici assoluti sono iper specializzati, addirittura in Francia esistono scuole per formarli. Noi mettiamo Presidente della Camera quello che ha fatto la tesi sui neomelodici per la laurea in scienza delle merendine. L’abbassamento di livello della classe dirigente racconta un pezzo del problema italiano. La sinistra da parecchi anni è fatta da personaggi come D’Alema e Veltroni, gente che scrive i libri ma non li legge. Un partito senza identità, senza storia, un partito che rincorre le mode. Zingaretti ha qualche problemino con la lingua italiana, dice cose del tipo: mi hanno imparato”.

Sulla riapertura delle case chiuse. “Se hai studiato un minimo il fenomeno della prostituzione in Europa sai benissimo che gli Stati che hanno liberalizzato la prostituzione vivono una situazione drammatica. In Germania dovevano iscriversi in migliaia alla Camera di commercio, si sono iscritte in 44. E hanno importato dall’est una marea di ragazzine che vengono messe in vetrina. Non pensano che quelle persone in vetrina siano esseri umani.

Nessuna donna liberamente sceglie di vendere il suo corpo al primo ubriaco che passa. Tu così diventi la latrina di un maschio. Ci sono esperienze di Stati che hanno colpito i clienti, facendogli arrivare a casa una bella busta arancione perché erano stati a prostitute e il fenomeno è drasticamente diminuito fino a punte dell’80%, chi non studia e fa solo propaganda e tweet queste cose non le sa. Le operazioni stile Germania e Olanda hanno reso schiave più donne, hanno reso vergognosamente osceni alcuni quartieri, non hanno prodotto nulla a livello economico per lo Stato, è impensabile lo Stato pappone”.

Sulla legittima difesa. “Mi preoccupa l’idea di incentivare il conflitto a fuoco tra un padre di famiglia e un delinquente, perché il delinquente è più bravo. Io non ho un problema sul tema delle armi, ci si può ragionare, però il pericolo a cui esponi il padre di famiglia non è benefico per le situazioni di salute delle persone. Davanti all’assalto alla roba, l’istinto ti fa dire che è giusto difendersi, ma ti sai difendere? Questo tipo di cultura non porta ad una maggiore sicurezza delle persone. Mi sembra ci sia anche un’influenza della lobby delle armi e questo non mi piace”.

Sulla puntata de L’isola dei famosi in cui Fabrizio Corona ha detto a Riccardo Fogli di avere le prove del tradimento di sua moglie. “Incredibile il circo che si è mosso per massacrare una persona anziana, la dignità di una donna e di un povero bambino piccolo che da questa coppia è nato –ha affermato Adinolfi-. Mi hanno impressionato il sorriso della Marcuzzi, il lavoro fatto dalla D’Urso il giorno prima per raccogliere prove su Instagram. La leggerezza vergognosa con cui è stata trattata una famiglia per prendere un punto in più di ascolto chiamando Corona non è accettabile. Non si può fare questa cosa sulla pelle delle persone. Non si possono far passare queste cose in prima serata. Ci sono dei limiti che non devono essere oltrepassati. Questo è crimine organizzato ai danni di una famiglia con un bambino piccolo. E’ stata una scargnificazione in diretta di un essere umano. La Tv ormai è fatta da persone che hanno un bidet al posto del cuore”.

Su Biagio Antonacci che sposa una coppia gay. “Il matrimonio gay non è un matrimonio per la legge italiana. Antonacci è stato bravo, sa recitare bene. L’amore nessuno lo contesta, ma non mi parlate di matrimonio perché il matrimonio è un’altra cosa” ha dichiarato Adinolfi.

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