Gabriel Batitusta di nuovo Re Leone. Torna in Italia e torna a parlare, in esclusiva per RaiSport dopo molti anni, il centravanti che fece innamorare Firenze e conquistò uno storico scudetto con la Roma. Alla «Domenica Sportiva» e a «L’altra Ds», in un’intervista con Marco Lollobrigida, Bati ha dato un giudizio definitivo sui due più grandi fuoriclasse del nostro tempo. «Messi influisce di più sulla partita, è il più forte di tutti. Cristiano Ronaldo ha un carisma diverso e pesa di più sull’ambiente. Ma il portoghese è un leader, Messi invece no». Secondo Bati la Juventus con Cristiano ha l’uomo giusto per la Champions.
«Certo che può vincerla. C’è già arrivata vicina due volte senza Cr7, con lui può fare il salto di qualità». Batistuta – che il 1° febbraio compirà 50 anni – è impegnato in questi giorni sul set de «El numero nuove», docufilm del regista Pablo Benedetti che celebra la carriera dell’argentino. Il canovaccio toccherà i luoghi della carriera del bomber di Reconquista, privilegiando, oltre ai successi, anche però il profilo dell’uomo. I rimpianti di Bati sono ancora vivi. «Ho giocato tre Mondiali con grandi campioni, senza mai vincere. Con la Roma potevamo vincere due-tre scudetti.
E pure a Firenze si poteva fare di più. Era una serie A diversa, quello attuale è un campionato per intenditori, di grande qualità soprattutto tattica». Firenze è rimasta nel suo cuore. Oggi l’idolo è Federico Chiesa. «E’ forte e giovane, ma non basta. Deve ripetersi nel tempo. Mi hanno detto che è un bravo ragazzo e che le qualità le ha. Ora tocca a lui». Un nuovo Batistuta in giro però ancora non c’è. «Il mio erede? Oggi è Higuain il centravanti che mi piace di più. Lì tutti lo paragonano a me, ma non è facile indossare il numero 9 dell’Argentina».