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PUNTO NASCITE CAVALESE: IV COMMISSIONE, RIAPERTURA PREVISTA PER SETTEMBRE

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08.48 - sabato 6 maggio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Punto nascite di Cavalese, a settembre si riapre. Per il nuovo ospedale di Fiemme presentati tre progetti che sono al vaglio della Pat. Secondo il direttore dell’Azienda sanitaria in tre anni lavori conclusi.

Dall’incontro all’ospedale di Cavalese di oggi tra i componenti della Quarta commissione, presieduta da Giuseppe Detomas (Ual) gli amministratori locali e il direttore dell’Azienda sanitaria, Paolo Bordon, sono uscite alcune notizie di rilievo.

Bordon, nel corso del confronto con i consiglieri e gli amministratori, ha reso noto che con molta probabilità il Punto nascite dell’ospedale di Fiemme riprenderà l’attività a settembre e che il nuovo ospedale di Cavalese, per il quale il servizio lavori pubblici della Pat sta valutando tre proposte progettuali, realisticamente potrà aprire i battenti nel giro di tre anni con un costo previsto di 31 milioni di euro.

Per quanto riguarda il Punto nascite, rispondendo a una domanda di Cia (Misto) e di Piero De Godenz (UpT), che ha ribadito l’importanza di questa struttura per il futuro dell’ospedale, il dottor Bordon ha ricordato che, oltre a quello già presente, un pediatra, proveniente da Cuneo, prenderà servizio dal primo luglio, un altro è in fase di assunzione e un altro, che sarebbe il quarto, prenderà servizio, sempre in estate, come specializzando.

Inoltre, sono previste altre due figure di “gettonisti”, cioè medici pediatri in regime di libera professionale.

Tra breve l’ospedale avrà un quinto anestesista oltre ai tre già in servizio; altri due ginecologi verranno assunti tra breve e verrà bandito il concorso per il primario. Questo sarebbe l’ultimo tassello, ha affermato il direttore dell’Azienda sanitaria, che permetterebbe di chiudere il cerchio e di riaprire quindi in tempi ragionevolmente brevi la struttura.

Per rientrare negli standard di sicurezza imposti dal ministero per i Punti nascita, Bordon ha aggiunto che si sta puntando più sul ruolo di anestesia rispetto a pediatria; una scelta che dovrebbe andare incontro anche alle nuove tendenze per la revisione degli standard si sicurezza del ministero della sanità. Quindi, per la riapertura del Punto nascite c’è una schiarita, anche se, ha affermato Bordon, la vera sfida sarà sulla tenuta dell’organizzazione di questo reparto.

De Godenz e Lozzer, accogliendo con soddisfazione queste novità, hanno ringraziato per l’impegno l’Azienda e l’assessorato.

 

 

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Ospedale vitale anche per il turismo.

Questi gli elementi di fondo usciti dall’incontro di stamattina a Cavalese. Più in generale il presidente della Comunità di Valle, Giovanni Zanon, la Procuradora de Fasha, Elena Testor , i consiglieri di Fiemme e Fassa Graziano Lozzer (Patt) e De Godenz (UpT) e Giuseppe Detomas (Ual) hanno sottolineato l’importanza dell’ospedale per la comunità delle due valli e delle zone limitrofe dell’Alto Adige. Ospedale, hanno ricordato, voluto dalla popolazione (venne costruito dalla Magnifica Comunità) che ha un’importanza strategica, si pensi a ortopedia, anche per l’offerta turistica della zona.

Una realtà decisiva, inoltre, per il mantenimento di una comunità di montagna, che negli anni ha ottenuto la fiducia della popolazione. Per questo, ha detto il presidente della Comunità di Fiemme, che ha promosso l’incontro con la Quarta, la riapertura del Punto nascite è fondamentale. Altra necessità urgente, ha detto ancora Zanon, mettere mano al Pronto soccorso che, soprattutto nei mesi invernali, va in crisi per la mancanza di spazio. Anche per il Ps, ha assicurato Bordon, si sta studiando una soluzione logistica.

 

 

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Pochi medici, anche il Trentino va verso la crisi.

Rispondendo ad una domanda di Walter Viola (PT) il direttore dell’Apps ha detto che c’è, e si sta aggravando, il problema del reclutamento dei medici. La domanda supera già l’offerta e anche in Trentino, secondo le previsioni, la situazione arriverà a un punto di crisi dopo il 2022. L’ormai cronica carenza, inoltre, pone problemi anche alla selezione e quindi alla qualità professionale dei medici e per questo, ha ricordato Bordon, in Trentino è stata avviata un’esperienza che dà la possibilità al personale medico di fare esperienze in altri centri ospedalieri per mantenere e far crescere la loro professionalità.

 

 

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Per le donne è importante il percorso nascite.

Violetta Plotegher (PD), tornando ai Punti nascite, ha sottolineato il fatto che per le donne è di fondamentale importanza l’accompagnamento nel percorso umano e medico che porta alla nascita. Per questo vanno valorizzate professionalità, come ostetrica. Va creato, quindi, un percorso nascita.

Una visione, ha detto Bordon, pienamente condivisa dall’Azienda che ha avviato, appunto, l’esperienza del percorso nascita. Partita a Tione, questa iniziativa, mutuata dall’esperienza britannica, viene guardata nel resto d’Italia con interesse ed è comunque l’unica accessibile con la Cup e prevede, per le gravidanze fisiologiche, esami specifici e tre visite ginecologiche.

 

 

*Un ospedale da 70 posti letto.

L’ospedale di Cavalese impiega 202 persone (41 sono i medici), mette a disposizione 70 posti letto, per una degenza media di 6,4 giorni, e un tasso di occupazione dei letti del 70%. Per il Pronto soccorso sono passati, dati 2016, 16 mila 761 pazienti (7621 sono stati visitati, dopo il triage, in 10 minuti e 4576 entro 30 minuti). Dodicimila pazienti arrivano al Ps con mezzo proprio.

Un elemento, ha sottolineato Viola, che evidenzia i problemi esistenti nella medicina di base e per i tempi delle visite di specialistiche. Tempi che spingono molti pazienti a cercare la scorciatoia del Ps. Il costo della struttura, lo scorso anno, è stato di 20 milioni 356 mila euro, 671 mila euro in meno rispetto al 2015.

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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