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PUNTI NASCITA E SISTEMA SANITARIO TRENTINO: BOTTAMEDI, DEPOSITATA RICHIESTA CONFERENZA

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16.19 - lunedì 13 febbraio 2017

(Fonte: Manuela Bottamedi) – Apprendo con piacere che l’assessore Luca Zeni sta gestendo la partita relativa ai punti nascita territoriali in sinergia e collaborazione con gli amministratori locali dei Comuni  veneti, lombardi e piemontesi,  alle prese con problematiche analoghe alle nostre, al fine di ricercare alleanze che possano garantire il mantenimento dei piccoli punti nascita di montagna. Da tempo sto spingendo in questa direzione, tant’è che pochi giorni fa ho depositato un’ interrogazione in merito ed una richiesta di Conferenza di Informazione sull’assetto organizzativo attuale e sulle prospettive di sviluppo e riforma del sistema sanitario trentino anche in ordine al mantenimento dei punti nascita di montagna sulla falsariga del progetto presentato dalla Regione Veneto.

Spiace  però constatare che nell’ambito di questa collaborazione tra amministrazioni alpine sia stato organizzato un incontro (20 febbraio prossimo presso il Consorzio dei Comuni) che ritengo  incompleto e riduttivo, poiché  si occupa  solamente dei punti nascita di Cavalese e Cles, ignorando totalmente quelli di Arco e Tione. All’incontro risultano inoltre del tutto assenti  gli assessori alla Salute delle Regioni Veneto, Lombardia e Piemonte e i direttori delle relative Aziende sanitarie. Che gli unici interlocutori di Zeni e Bordon debbano essere i Sindaci dei piccoli Comuni di montagna del Veneto, della Lombardia e del Piemonte e gli Amministratori delle Comunità montane dei rispettivi territori appare senz’altro interessante ma oggettivamente riduttivo.
Faccio presente che alla Conferenza di Informazione da me richiesta intendo coinvolgere un’ampia platea di interlocutori politici, tecnici e di esperti :

– consiglieri provinciali e Giunta provinciale di Trento;
– consiglieri e Assessore alla Salute  della Provincia di Bolzano
– tecnici dell’amministrazione provinciale trentina e dell’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari;
– tecnici dell’Azienda sanitaria della Provincia di Bolzano;
– tecnici delle Regioni Veneto, Lombardia e Piemonte e delle relative Aziende sanitarie;
– professori della Clinica universitaria di Innsbruck;
– rappresentanti degli Ordini e dei Collegi professionali interessati;
– rappresentanti sindacali dei soggetti che operano nel settore.

Credo infatti che una vera alleanza tra territori alpini per essere più forti  a Roma non può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli attori interessati. La mancanza totale di metà Trentino (Alto Garda e Ledro e Valli Giudicarie) suona come uno schiaffo a realtà ospedaliere che hanno prodotto numeri ben più alti rispetto a realtà minori venete e piemontesi, che risultano però presenti al Convegno.

Allego copia della mia richiesta di Conferenza di  Informazione, che ritengo più completa e utile in vista di una reale alleanza e sinergia con i territori montani a noi limitrofi.

Cons. Manuela Bottamedi

 

 

 

In allegato i documenti contenuti nel comunicato stampa:

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