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PROTESTA PROFUGHI: FUGATTI, PERCHE’ LA PAT NON PRENDE PROVVEDIMENTI?

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19.13 - sabato 18 marzo 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Nella mattinata di mercoledì 15 marzo c.a., un gruppo di presunti profughi alloggiati presso la struttura in Via Fersina ha dato il via ad una manifestazione di protesta blindando entrate ed uscite (rinchiudendo pare anche gli operatori), con momenti di tensione tra loro.

Durante il colloquio avuto in presenza di una traduttrice, del Dirigente provinciale Fedrigotti e del Direttore di Cinformi La Spada, i richiedenti asilo hanno avanzato alcune richieste tra cui la necessità di essere ospitati all’interno di normali abitazioni, la consumazione di cibo migliore e con più varietà di alimenti e l’accelerazione delle procedure per il riconoscimento del loro status.

Premettendo che ci sono trentini che da anni stanno attendendo l’assegnazione di un alloggio e che colui che scappa realmente da un conflitto non dovrebbe avere pretese di tale natura ma ringraziare dell’ospitalità e dei servizi attivati in suo favore, non comprendiamo per quale motivo la Provincia non intenda prendere provvedimenti contro questo tipo di manifestazione, facendo soltanto un semplice richiamo. Così facendo si legittimano i richiedenti asilo a mettere in atto comportamenti di rivolta mentre azioni più decisive come sanzioni e allontanamenti potrebbero far capire loro quale atteggiamento va tenuto e il dovere di rispettare chi li accoglie a proprie spese (dato che non vi sono solo diritti).

Forse la Provincia teme che applicando sanzioni i profughi possano dare il via ad una manifestazione violenta mettendo a rischio l’incolumità degli operatori all’interno delle strutture e della collettività?

Questa situazione dimostra ulteriormente come le politiche di accoglienza del centrosinistra autonomista trentino, nazionali ed europee siano fallimentari e vadano a discapito unicamente dei trentini e degli italiani.

 

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

 

  1. Per quale motivo la Provincia, in seguito alla protesta di mercoledì 15 marzo, non ha sanzionato e/o allontanato i richiedenti asilo autori di tali comportamenti;
  2. Se la passività della Provincia di fronte a questi episodi legittimi le azioni di protesta dei presunti profughi presenti sul territorio trentino;
  3. Ad oggi quanti privati (e dove) hanno dato disponibilità di un alloggio;
  4. Quale importo spetta al privato che mette a disposizione un appartamento;
  5. Ad oggi quanti presunti profughi sono presenti in Via Fersina, quale la loro età, sesso e nazionalità, da quanto ognuno risiede nella struttura;
  6. Quale sia il menù ad oggi previsto settimanalmente;
  7. Quante stanze vi siano nella struttura e quanti letti in ognuna;
  8. Come è possibile che i profughi abbiano sbarrato le entrate/uscite grazie pare a dei lucchetti e se risponde al vero che gli operatori sarebbero stati rinchiusi all’interno della struttura;
  9. Se qualche operatore abbia segnalato problematiche relative al comportamento e attività dei profughi, sia in Via Fersina sia in altre strutture;
  10. Considerato che ad oggi la quota spettante al Trentino si aggirerebbe attorno alle 1780 unità, che le strutture a Trento e Rovereto sarebbero sovraffollate e che gli sbarchi continueranno, se sia opportuno chiedere al Governo di fermare gli arrivi in Trentino e nel resto del Paese vista la difficoltà nel reperire strutture e vista l’importanza di destinare il denaro prima alle persone trentine e italiani oggi in difficoltà;
  11. Se la pretesa di essere ospitati in normali abitazioni possa essere legata alla volontà fuggire dai controlli che oggi, comunque, appaiono scarsi;
  12. Dopo il colloquio avuto tra i richiedenti e il Dirigente provinciale Fedrigotti, quali siano le intenzioni della Provincia;
  13. Quante domande di profughi presenti in Trentino sono state fino ad oggi valutate e quali gli esiti;
  14. Quanti profughi non hanno ancora presentato domanda per la richiesta di asilo;
  15. Preso atto che in un video pubblicato online, un profugo avrebbe dichiarato di essere sempre ammalato, quali tipi di malattie siano state riscontrate nei profughi presenti in Trentino, se gli stessi vengano sottoposti a vaccinazioni, analisi del sangue e visite periodiche;
  16. In relazione al punto 15., quali costi ad oggi siano a carico delle casse pubbliche provinciali.

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

Lega Nord Trentino

Cons. Maurizio Fugatti

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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