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PROTESTA PROFUGHI AL DESERT: FUGATTI, BASTA CON IL BUONISMO SI BLOCCHINO GLI ARRIVI

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11.30 - mercoledì 15 marzo 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Stante le informazioni in nostro possesso, una cinquantina di profughi avrebbe dato il via questa mattina in Via Fersina ad una protesta legata alla richiesta di maggiori strutture a loro disposizione, menù diversificati e l’accorciamento dei tempi burocratici per verificare la loro posizione.

Sembra inoltre che all’interno della struttura si siano verificate alcune risse tra loro il cui motivo attualmente non sarebbe a noi noto.
La situazione ormai è fuori controllo e anche la sinistra che oggi guida la Provincia di Trento deve prenderne atto e dare un taglio alle politiche buoniste che fanno soltanto del male ai trentini. Quanti ancora ne arriveranno? E se le proteste aumenteranno e si trasformeranno in episodi violenti come avvenute in altre parti d’Italia? Dobbiamo continuare a piegarci supinamente alle loro richieste come se già avere un tetto, vestiti e cibo caldo in tavola (il tutto a spese dei contribuenti trentini e italiani) non bastasse?

Cos’altro vogliono queste persone che di profughi hanno ben poco (quanto meno la maggior parte di loro!)? Chi scappa realmente da una guerra dovrebbe soltanto ringraziare ogni giorno chi li accoglie e non protestare per il cibo, per l’assenza di Wi-fi e altre cose di secondaria importanza. Forse è bene ricordare che vi sono migliaia di italiani sotto la soglia di povertà, sfrattati dalle loro dimore e senza lavoro che non ricevono le stesse attenzioni.

Che ci sono anziani che frugano nei cassonetti alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Che ci sono famiglie trentine che non possono permettersi di mandare il figlio in gita scolastica e di comperargli una brioches. Che ci sono persone che dopo anni di sacrifici e lavoro ora vivono in auto. Che ci sono famiglie da anni in attesa di un alloggio popolare che mai vedranno. Che c’è chi si vede negare un aiuto economico che, seppur di entità minima, gli garantirebbe di affrontare con maggiore serenità la sua condizione.

Fa male questo comportamento; e ancora più fa arrabbiare il fatto che i baldi “profughi” siano nella maggior parte dei casi ragazzi di età compresa tra i 18 e i 35 anni, ben curati, ben vestiti, con cellulari non da poco prezzo, in carne e in forze. Qui ci stanno prendendo per i fondelli e la cosa si evince anche dai dati pubblicati dal Ministero dell’interno: nel mese di febbraio 2017, su 8.114 domande esaminate, 4.737 sono state negate (il 58%) mentre i rifugiati risultano essere 839 (soltanto il 10%!!).

La quota ad oggi spettante al Trentino risulterebbe pari a 1.780; un numero improponibile per la nostra Provincia considerata anche l’assenza di strutture atte all’accoglienza e il sovraffollamento di quelle attuali a Trento e Rovereto. Non possiamo trasformare il territorio in una tendopoli a cielo aperto con l’assenza di controllo dei richiedenti e di sicurezza per i cittadini. Si blocchino gli arrivi, si chiudano le frontiere e si proceda ai rimpatri. Basta immigrazione clandestina, basta immigrazione incontrollata.

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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Foto: Filippo Degasperi (M5S)

 

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