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PROCURA REPUBBLICA – FIRENZE * CROLLO EDIFICIO 16/2/24: «MORTE DI CINQUE OPERAI, ARRESTI DOMICILIARI PER ALFONSO D’EUGENIO, DIVIETO DI ESERCITARE LA PROFESSIONE PER INGEGNERE CARLO MELCHIORRE E MARCO PASSALEVA»

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12.50 - lunedì 14 aprile 2025

«Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il Procuratore della Repubblica,

visti gli atti del procedimento in epigrafe indicato e rilevato che sussistono specifiche ed obiettive esigenze alla conoscenza della notizia, collegata ai fatti di particolare gravità e rilevanza pubblica accaduti a Firenze,

COMUNICA

in relazione ai fatti avvenuti a Firenze il 16 Febbraio del2024, concernenti il crollo dell’edificio in costruzione all’interno del cantiere ubicato in via Giovan Filippo Mariti, ove era in corso di realizzazione un supermercato Esselunga- crollo che determinò la morte di cinque operai ed il ferimento di altri- è in corso di esecuzione, su disposizione di questa Procura della Repubblica, un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Firenze.

Il Giudice ha ritenuto sussistenti nei riguardi degli indagati i gravi indizi di colpevolezza per i reati loro ascritti e ravvisato la sussistenza del pericolo di reiterazione del reato in relazione ai seguenti reati:

delitto di cui agli artt. 110 e 434, comma 2, c.p., ascritto a D’EUGENIO Alfonso, quale rappresentante legale della RDB.ITA s.p.a. e datore di lavoro, e MELCHIORRE Carlo, ingegnere responsabile dell’ufficio calcolo di RDB.ITA s.p.a. e responsabile tecnico di produzione di RDB.ITA s.p.a., nonché quale autore del progetto e delle schede di produzione dei prefabbricati destinati al cantiere;

delitto di cui agli artt. 41, 61 n. 3 e 589, commi 2 e 4, c.p., ascritto a D’EUGENIO Alfonso e MELCHIORRE Carlo, nelle qualità sopra indicate, PASSALEVA Marco, quale ingegnere nominato da La Villata s.p.a. direttore dei lavori strutturali all’interno del cantiere sopra indicato ubicato in Firenze via Mariti relativo alla realizzazione di un supermercato Esselunga.

Le misure cautelari disposte dal Gip sono state le seguenti:
arresti domiciliari per D’EUGENIO Alfonso, con divieto di incontro e comunicazione con persone diverse da quelle con lui conviventi, come richiesto da questo Ufficio;

misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di ingegnere per la durata di mesi nove per MELCHIORRE Carlo, nei cui riguardi questo Ufficio aveva chiesto gli arresti domiciliari con divieto di incontro e comunicazione;
misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di ingegnere, limitatamente agli incarichi di direzione lavori, per la durata di mesi sei per PASSALEVA Marco, nei cui riguardi questo Ufficio aveva chiesto la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di ingegnere senza alcuna limitazione.

Questo Ufficio aveva, altresì, avanzato richiesta di applicazione della misura interdittiva dell’interdizione dall’esercizio dell’attività nei riguardi della società RDB.ITA s.p.a., con sede legale in Atri (TE), frazione Casoli s.n.c., nei cui confronti si procede in ordine all’illecito amministrativo di cui all’art 5, comma l, lett. a) e b), 21 e 25-septies, commi 2 e 3, D.Lgs. n. 23112001.

Tuttavia, dal momento che il Giudice per le indagini preliminari ha già disposto il sequestro preventivo dei complessi aziendali e delle quote sociali delle società RDB.ITA s.p.a. e ITALPREFABBRICATI s.p.a. e ha nominato un amministratore giudiziario che è stato immesso nei suoi poteri e ha iniziato ad esercitare le funzioni conferite dal Giudice e che tali provvedimenti sono stati confermati dal Tribunale del Riesame all’esito dell’udienza del18.3.2025, questo Ufficio ha, allo stato, revocato la richiesta di misura interdittiva originariamente avanzata. Infatti, la misura interdittiva richiesta nei riguardi dell’ente (interdizione dall’esercizio dell’attività) si sarebbe risolta, allo stato, nella interdizione dell’attività già intrapresa dall’amministratore giudiziario e, pertanto, fino a quando l’amministratore giudiziario continuerà a svolgere le funzioni attribuitegli da codesto Giudice, non si è ravvisata l’attualità delle esigenze cautelaci evidenziate da questo Ufficio nella richiesta di applicazione della misura.

Nel ribadire che le indagini sono tuttora in pieno svolgimento e che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, va evidenziato che per tutte le persone fisiche e giuridiche coinvolte vige la presunzione di non colpevolezza sino agli accertamenti definitivi della eventuale responsabilità innanzi al competente giudice.

 

*

Il Procuratore della Repubblica

Filippo Spiezia

 

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