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PRO VITA FAMIGLIA * ECOLOGIA: BRANDI, « NO ALLA TIRANNIA AMBIENTALISTA, IL GOVERNO RIGETTI GLI ACCORDI GLOBALI ISPIRATI A IDEOLOGIE ANTI-UMANE » (LINK PETIZIONE)

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11.58 - sabato 25 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Come convincere l’opinione pubblica che bisogna ridurre la popolazione mondiale, se necessario ricorrendo all’aborto, alla contraccezione massiva, all’eutanasia e alla cultura dell’infertilità? Ecco un ragionamento: ogni persona in più fa aumentare le emissioni e la produzione di CO2; l’aumento del CO2 causa il riscaldamento globale, il riscaldamento globale causa sempre maggiori catastrofi climatiche e ambientali e, alla fine, l’inospitalità del pianeta terra.

Semplice no? Eppure si tratta di una clamorosa bugia: una bugia ripetuta a livello di organizzazioni internazionali, governi, trattati, esperti, attivisti, ecc. Ma pur sempre una falsità. Infatti, da una parte, non è vero che l’aumento del CO2 sia una causa significativa del riscaldamento globale; d’altra parte, il riscaldamento globale è un fenomeno ciclico (presente da millenni), che non causa le catastrofi temute. Inoltre, l’uomo è la risorsa naturale più preziosa, capace di trovare le soluzioni idonee per risolvere i problemi reali causati dall’inquinamento (più cervelli siamo meglio è!).

Tuttavia, le falsità dell’ambientalismo radicale hanno partorito una nuova tirannia: normative sempre più stringenti in tema di rivoluzione “green”; risorse finanziarie enormi dirottate verso la soluzione di falsi problemi; censura di ogni contestazione o posizione diversa. Le radici culturali di questa tirannia ambientalista affondano nel malthusianesimo, una dottrina economica che, sbandierando il falso mito del “sovrappopolamento mondiale”, mira a imporre politiche fondate sul controllo delle nascite e la limitazione dello sviluppo demografico.

È urgente portare l’Italia fuori da questa deriva, che non fa altro che impoverire le famiglie, aggravare la già disastrosa crisi demografica italiana, e diffondere cultura e pratiche di morte. È necessario fare pressione sul Governo per salvare l’Italia dalla tirannia ambientalista? Bastano solo pochi secondi per firmare la nostra petizione contro l’ambientalismo radicale.

Più firme raccoglieremo, maggiore sarà il nostro impatto sul Governo. Link PETIZIONE

Naturalmente, ogni persona “pro vita” dovrebbe essere attenta alla cura dell’ambiente: se vogliamo proteggere la vita dal concepimento alla morte naturale, dobbiamo prenderci cura anche della “casa” nella quale la vita si svolge: la cura dell’ambiente è però altra cosa rispetto all’ideologia dell’ambientalismo radicale. Questa ideologia propaganda gli stessi strumenti cari all’attuale società dello scarto: a partire dall’aborto, la contraccezione e in generale i cosiddetti “diritti sessuali e riproduttivi”, volti a impedire le nascite; l’eutanasia, finalizzata a eliminare gli esseri umani “superflui”; nonché l’ostilità verso la famiglia, cellula fondamentale per lo sviluppo della persona e della popolazione.

Gli obiettivi della tirannia ambientalista vengono perseguiti a livello politico e normativo mediante una serie di atti internazionali dettati dalla psicosi allarmista, come i Protocollo di Kyoto, l’Agenda 2030, l’Accordo di Parigi, il Green Deal europeo e il PNRR…

Per questo Pro Vita & Famiglia ha lanciato una petizione per chiedere al Governo italiano di recedere in tutti gli organismi internazionali da trattati e regolamenti che si richiamano al totalitarismo ambientalista.

In poche parole, diciamo Sì alla cura del Creato, alla lotta all’inquinamento e agli sprechi, ma No a pratiche mortifere e politiche socio-economiche, industriali ed energetiche regressive influenzate da un eco-catastrofismo anti-umano.

Più firme raccoglieremo, maggiore sarà il nostro impatto sul Governo. Link

Questa petizione fa seguito ad altre iniziative promosse a livello nazionale da Pro Vita & Famiglia per denunciare l’ambientalismo anti-umano. Nella conferenza stampa “Custodire l’Ambiente custodendo l’Uomo” tenutasi a Roma, abbiamo dato voce a veri scienziati (spesso ignorati o addirittura silenziati), come i professori Alberto Prestininzi, Uberto Crescenti, Mario Giaccio e Stefano Masini, che hanno denunciato le mistificazioni dell’ambientalismo radicale.

 

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Antonio Brandi

Presidente Pro vita Famiglia

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