Omotransfobia, Pro Vita & Famiglia risponde a Cathy La Torre: “Discriminati e offesi dalla paladina delle discriminazioni”.
“Cathy La Torre, avvocato specializzato in diritto antidiscriminatorio con particolare riferimento alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, è specializzata sì ma solo per difendere chi gli pare a lei. Noi ci sentiamo discriminati e offesi” hanno dichiarato in una nota Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia, dopo essere stati attaccati via social, insieme ad altri leader del mondo prolife, dall’attivista LGBTQIA+.
“Prova ne è – ha proseguito la nota – che ci siamo ritrovati immortalati in una foto, costruita ad arte e che sa tanto di foto segnaletica, lanciata dalla signora La Torre usando i social e scatenando i soliti odiatori. Nell’immagine appariamo insieme ad altri leader dell’associazionismo prolife e profamily, e ci si accusa di difendere la vita tranne che quella delle persone LGBTQIA+. Niente di più falso. La vita di tutte le persone è sacra e va rispettata, e siamo profondamente offesi da queste accuse, tanto più che La Torre dovrebbe essere la prima a utilizzare messaggi rispettosi sul web e sui social, avendo creato il famoso progetto #odiareticosta con la campagna per l’assistenza legale a chi è vittima di calunnie, diffamazione, hate speech. Che fa ora, il leone da tastiera che si spaccia per pecorella? Siamo già all’indice prima che passi il DDL liberticida Zan???
Brandi e Coghe concludono: “Avendo avuto l’avvocatessa l’incarico di esperta dell’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), le ricordiamo che per il ruolo istituzionale ricoperto dovrebbe mantenere un certo profilo super partes non certo così ostile e velenoso”.