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PRIVATIZZAZIONE: DEGASPERI, E’ QUESTO IL FUTURO PER LA SCUOLA TRENTINA?

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10.39 - venerdì 14 aprile 2017

(Fonte: Filippo Degasperi) – Il tema del sostegno agli studenti con bisogni educativi speciali è centrale in una scuola che punta all’inclusione. Purtroppo la Provincia di Trento ha assunto una direzione che il M5s non può condividere e, anzi, vuole denunciare e contrastare.

Con la risposta all’interrogazione n. 3721 è emerso chiaramente che, di fronte ai crescenti bisogni degli studenti, in Trentino si è scelto di ampliare il peso degli assistenti educatori e soprattutto di quelli privati. Infatti se le ore di docenza tra il 2010 e il 2016 sono cresciute del 6%, se le ore dell’assistenza educativa pubblica sono cresciute del 20%, le ore assegnate ai convenzionati sono esplose, segnando un +70%.

Certi che gli assistenti educatori pubblici o privati svolgono al meglio il loro ruolo, non è possibile (soprattutto per tutelare i diritti dei ragazzi) confonderli con i docenti. I compiti e le responsabilità devono rimanere nettamente distinti e chiaramente identificabili. Visti i numeri vien da chiedersi (e per questo abbiamo depositato l’allegata interrogazione) se talvolta il sistema trentino non abusi del senso civico e dello spirito di servizio degli assistenti educatori.

Ci si domanda anche come mai la Provincia ha scelto di affidarsi in maniera massiccia al privato per funzioni che le competono istituzionalmente. Perché non assumere docenti di sostegno o assistenti educatori se è di questi che la scuola ha bisogno?

Facile immaginare che dietro ci siano stipendi più bassi, contratti flessibili e tutto l’armamentario che ben conosciamo da quando il pubblico ha iniziato a smobilitare in settori vitali per garantire i diritti. Siamo pronti a scommettere però che, sommando i compensi più bassi che toccano agli assistenti educatori privati e il margine che spetta a chi li gestisce e li contrattualizza, la differenza rispetto ai costi dell’ente pubblico tende a zero.

Un film già visto purtroppo, in cui i risparmi sono fatti sulla pelle di chi lavora e dei più deboli.

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

 

[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2017/04/Interrogazione-Degasperi_PAT_sostegno_educatori.pdf” title=”Interrogazione Degasperi_PAT_sostegno_educatori”]

 

 

 

 

 

Foto: archivio Regione Trentino Alto Adige

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