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PRESIDENZA CONSIGLIO PAT * MOSTRE: « PALAZZO TRENTINI, DOVE SI PUÒ SCOPRIRE L’HENRICI CHE HA SBANCATO A TORINO »

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15.33 - mercoledì 11 agosto 2021

Curiosa e interessante, la notizia pubblicata da Trentino Mese sull’edizione di luglio. Si parla di un pittore non troppo noto al grande pubblico, Carl Henrici, per dire che in una recente seduta d’asta a Torino, una sua tela è stata oggetto di vivace contesa tra due accorti collezionisti. Risultato: quella che la Casa Sant’Agostino aveva proposto come opera di “pittore anonimo del XVIII secolo” – così mettendola in gara – è schizzata dal prezzo di partenza (2.200-3.000 euro) a ben 33.550 euro, contribuendo a dare la misura della rilevanza di quest’autore, molto alla moda nella sua epoca.

E’ interessante in chiave trentina, la notizia, se si pon mente al fatto che l’artista della lontana Slesia – come scrive Roberto Pancheri su Trentino Mese – “ha decorato ad affresco la cappella delle Grazie annessa al duomo di Bolzano, il salone delle feste di palazzo Menz, la villa Pedrotti di Covelo e la cappella del Simonino in palazzo Salvadori a Trento”. Noi qui ci permettiamo un’aggiunta: a Henrici (Schweidnitz 1737-Bolzano 1823) viene ascritto anche il ciclo di affreschi tematici che rende straordinario l’ultimo piano di palazzo Trentini, la sede del Consiglio provinciale in via Manci. Se la magnifica sala Aurora fu dipinta da Domenico Fattori, c’è invece concordanza nell’attribuire alla mano dell’Henrici il programma decorativo delle stanze in alto sul lato sud. Sala della Folgore, Sala della Virtù e dell’Onore, Sala del Giudizio di Paride (secondo l’iconologia a soggetto profano che Cesare Ripa aveva pubblicato, a beneficio di tutti gli artisti) sono opera sua.

Per la cronaca, la tela aggiudicata a Torino “misura 67×95 cm – scrive ancora Pancheri – e raffigura una scena di genere di ambientazione esotica”. Questo Ristoro dei turchi propone nobili ottomani intrattenuti da formose odalische. Sempre per la cronaca, mentre a Bolzano da qualche tempo ormai è possibile visitare l’ultimo piano affrescato di palazzo Menz, grazie all’apertura al pubblico decisa dalla proprietà, a palazzo Trentini – scrigno di molte altre sorprese eccellenti, come le tre tele di Giovan Battista Lampi o quella di Martino Teofilo Polacco – si accede periodicamente per visite che sono guidate dal nostro personale consiliare. Proprio in queste settimane estive, gli interessati possono farne richiesta fino a metà settembre, chiamando ai numeri 335/1873015 o 366/9302653.

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