Supercoppa italiana vietata a donne non accompagnate. Spadafora: “Gli interessi economici non possono prevalere sui diritti”
La partita di Supercoppa italiana, tra Juventus e Milan verrà disputata a Gedda, in Arabia Saudita. L’ingresso allo stadio sarà permesso alle sole donne accompagnate da uomini. Una scelta sulla quale si è pronunciato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con deleghe alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora:
“Esprimo il mio più vivo disaccordo per la decisione, da parte della Lega Serie A, di far disputare la finale di Supercoppa italiana in uno stadio dove le donne potranno entrare solo se accompagnate da uomini ed assistere alla partita segregate in appositi recinti”.
“Non è ammissibile – sostiene il Sottosegretario – che il calcio italiano, finga di non vedere questa palese discriminazione di diritti. Lo sport deve infatti essere veicolo di diffusione di ben altri valori, come l’uguaglianza e la parità di genere”.
“Venire meno a questi principi cristallizzati anche nella nostra Costituzione – conclude Spadafora – significherebbe perdere molto più che una finale. Gli interessi economici non possono prevalere sui diritti”