News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

POLIZIA LOCALE TRENTO * CONTROLLI SU STRADA : ” CAMION INQUINANTI, CRONOTACHIGRAFO ALTERATO E MERCI PERICOLOSEOLTRE, MULTE PER 10 MILA EURO “

Scritto da
12.59 - venerdì 23 novembre 2018

Camion inquinanti, con il cronotachigrafo alterato e merci pericolose: via alle multe. Il comando della polizia locale Trento Monte Bondone lo scorso 12 novembre ha istituito il nucleo autotrasporto (N.at) attraverso il quale intende dare corso a controlli approfonditi sul trasporto di merci e persone, al fine di aumentare la sicurezza stradale e garantire la corretta concorrenza tra autotrasportatori. Nei primi 10 giorni di attivazione sono già numerosi i controlli su strada che hanno portato all’accertamento di irregolarità più o meno gravi a carico di veicoli e conducenti sottoposti a verifica.

In particolare, sulle principali arterie stradali comprese nel territorio comunale di Trento, sono stati controllati 21 veicoli (7 italiani e 14 esteri) e notificate 31 violazioni ai conducenti e alle ditte proprietarie dei veicoli o titolari delle licenze di autotrasporto, per importi complessivi superiori a 10 mila euro.

Tra le irregolarità rilevate emergono per particolarità e gravità le seguenti :

Il 22 novembre è stata accertata, su un trattore stradale di nazionalità bulgara, la manomissione del sistema AdBlue con alterazione della centralina di controllo delle sostanze inquinanti. AdBlue è il nome utilizzato a livello internazionale per definire un additivo sviluppato per i settori chimico e automobilistico. Si tratta di una soluzione acquosa di urea al 32,5%, di elevata purezza, utilizzata per ridurre fino al 90% le emissioni dei gas di scarico prodotti dai veicoli dotati di motore diesel. La reazione chimica che si instaura è in grado di produrre allo scarico del veicolo solamente anidride carbonica, vapore acqueo e azoto gassoso.

La manomissione del sistema ha lo scopo di risparmiare sui costi, perché si evita il consumo dell’additivo, senza compromettere le prestazioni del camion, ma ovviamente scaricando in atmosfera quantitativi importanti di sostanze inquinanti. Il costo dell’AdBlue è minore di quello del gasolio, ma moltiplicato per decine di migliaia di chilometri l’anno a veicolo e per il numero di veicoli della flotta, si arriva a cifre importanti risparmiate a scapito dell’ambiente.

Per ingannare il sistema elettronico di controllo installato sui veicoli, sono stati inventati degli impianti, chiamati emulatori, con centraline parallele che sovrascrivono il sistema Adblue istantaneamente, fermando l’utilizzo del liquido AdBlue e disattivando i sensori, senza alcuna perdita di potenza del motore o avvisi sul cruscotto e nel sistema diagnostico di bordo. L’impianto è stato trovato dagli agenti all’interno del vano portafusibili occultato all’interno della matassa di fili elettrici e, come accertato presso l’officina tecnica, dove il mezzo è stato accompagnato per la verifica, risultava attivo e funzionante. L’emulatore è stato a quel punto smontato e sequestrato e al conducente sono state contestate le violazioni previste dall’articolo 71 e 78 del Codice della Strada, che sanzionano rispettivamente con euro 85 la mancanza di caratteristiche costruttive dei veicoli a motore e con euro 422 ed il ritiro della carta di circolazione il mancato aggiornamento di tale documento dopo aver apportato modifiche al veicolo.

Sempre lo scorso 22 novembre, nell’ambito dei controlli effettuati sulla SS47 nella galleria di Martignano, è stato accertato il transito di un veicolo sloveno, che trasportava merce pericolosa, nonostante il divieto assoluto per tali mezzi di percorrere il tratto di strada in galleria. E’ stata contestata al conducente l’infrazione prevista dall’articolo 168 del codice della strada che prevede una sanzione di 168 euro per le violazioni connesse al trasporto su strada di merci pericolose.

Lo scorso 13 novembre su un veicolo italiano è stata accertata l’alterazione del cronotachigrafo mediante l’uso di calamita sul bulbo di rilevazione, al fine di modificare la registrazione dell’attività di guida. La calamita è stata sequestrata e il conducente sanzionato come previsto dall’articolo 179 del codice della strada, con il pagamento di 1.696 euro in misura ridotta, la decurtazione di 10 punti dalla patente e sospensione del documento di guida da 15 giorni a tre mesi.

Sempre il 13 novembre, su un veicolo italiano, è stata accertata l’assenza dei sigilli di protezione del cronotachigrafo, violazione prevista dall’articolo 179 del codice della strada che prevede la sanzione di 1.696 euro in misura ridotta e la decurtazione di 10 punti patente con sospensione del documento di guida da 15 giorni a tre mesi.

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.