L’8 marzo ricorre quella che è comunemente conosciuta come la Festa della donna, che le Nazioni Unite hanno proclamato Giornata internazionale della donna.
Una data simbolica, che da un lato assume valenza per illuminare il percorso che ha condotto a numerose, anche se ancora incomplete, conquiste sociali, economiche e politiche e, dall’altr0, richiama l’attenzione sulle violenze1 e le discriminazioni nei confronti delle donne, in Italia e nel mondo.
Le forze di polizia sono in prima linea nella lotta alla violenza di genere, investendo nella specifica formazione del personale, nelle campagne di informazione e prevenzione del fenomeno, nonché nella predisposizione e nell’utilizzo di tecnologie e strumenti che possano supportare in maniera sempre più efficace le specifiche attività di contrasto e di analisi a sostegno del Decisore.
In tale solco, il presente elaborato si prefigge lo scopo di fornire aggiornati elementi di valutazione sul fenomeno, attraverso l’esame dell’andamento dei c.d. reati spia2, delle fattispecie di reato3 introdotte con il cosiddetto “Codice rosso”4, degli omicidi volontari (con un approfondimento sulle vittime di genere femminile), nonché di fornire indicazioni, utili non solo alle vittime ma anche agli autori e a ogni altro soggetto interessato, in merito ai presidi di assistenza e sostegno cui è possibile rivolgersi con fiducia nei casi di violenza di genere.
Per avere una più chiara percezione del fenomeno della violenza contro le donne, un’analisi specifica deve essere dedicata in primo luogo ai cosiddetti reati spia, ovvero delitti che sono ritenuti i possibili indicatori di una violenza di genere, in quanto verosimile espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona in quanto donna: sono ritenuti tali gli atti persecutori (art. 612-bis c.p.), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.) e le violenze sessuali (art. 609-bis, 609-ter e 609-octies c.p.).
Si procederà, quindi, ad esaminare tali fattispecie, nel complesso e poi singolarmente, evidenziandone il trend evolutivo attraverso il confronto dei dati rilevati nel quadriennio 2019 – 2022, procedendo poi ad un ulteriore approfondimento in relazione all’ultimo anno considerato, per verificare la diffusione della specifica delittuosità sul territorio nazionale e per caratterizzarne le vittime.
Al riguardo, l’andamento generale dei reati commessi nelle annualità 2019 – 2022 si può apprezzare nella tavola sottostante, ove si rileva che, per gli atti persecutori e i maltrattamenti contro familiari e conviventi, dopo un trend in progressivo e costante incremento, nel 2022 tali delittuosità mostrano invece un significativo decremento. Diversamente dalle violenze sessuali che a fronte di un decremento nel 20205 rispetto all’anno precedente, mostrano un incremento nel biennio successivo.