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POLITICA TRENTINO: CIA, ROSSI NON SARÀ IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL CENTRO-SINISTRA

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15.45 - venerdì 18 agosto 2017

(Fonte: Claudio Cia) – Ugo Rossi non sarà il candidato Presidente del centro – sinistra! Le marchette sono iniziate con largo anticipo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: dalla Sicilia infatti ci è giunta voce che i centristi guidati da Casini e Alfano, balzellando di qua e di là com’è tipico nella loro natura, vireranno a sinistra per le regionali dopo aver lasciato assimilare ai loro sostenitori il loro passato nel centro – destra; mentre in Trentino il Governatore Ugo Rossi avrebbe offerto un seggio in Senato a quel che ne rimane della Lega dei sindaci (rimasta in attesa del miglior offerente, prendendo in giro gli elettori con il finto civismo).

Da quest’uscita disperata del governatore Rossi si può intendere solo una cosa: che la politica del rinnovamento non fa parte del centro – sinistra, dato che siamo ancora allo stesso punto di partenza ovvero all’offerta delle benamate careghe in cambio di un pugno di voti; tuttavia risulta allo stesso tempo scandaloso che il Patt, tramite i suoi rappresentanti, provinciale e nazionale (Ugo Rossi e Franco Panizza), pensi che anche i collegi uninominali facciamo parte di quel mucchio di cariche di cui si sentono liberi di disporre dal momento che semmai sono gli elettori ad avere l’ultima parola sui seggi in Senato, non i partiti!

Comunque i signori del centro – sinistra pseudo autonomista non ci prendano in giro: siamo ben consci del fatto che a questo punto per loro non sarà Ugo Rossi il candidato presidente alle elezioni provinciali 2018.

Dopo tutte le ultime uscite ingenue, dai vitalizi fino alla questione degli orsi, è chiaro che l’attuale schieramento di governo provinciale ha in serbo di mettere all’angolo Rossi (magari offrendogli una poltrona alla Camera dei Deputati) in favore di una leadership che sembri più innovativa e più in linea con il pensiero della cittadinanza; e chissà magari questa volta sarà il turno del Pd, o di qualcuno della congrega della lega dei sindaci.

Questo dovrebbe far capire agli attendisti della politica (per convenienza) che i giochi sono iniziati e che il tempo di indugiare è finito.

Di conseguenza è impensabile che la compagine che sfiderà le sinistre possa rimanere con le mani in mano a pochi mesi dalle elezioni, tenendo in dovuta considerazione che sarà vitale il modo con cui si sceglierà il candidato Presidente, se tramite primarie o per mandato dei segretari di partito.

E da non ultimo sarà assolutamente fondamentale capire chi vorrà davvero restituire alla gente la voglia di credere ancora nella buona politica e chi invece vorrà mantenere un fronte insipido atto a perpetuare un fare sterile che genera cortigiani anziché rappresentare i cittadini.

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