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PICCOLI REPLICA A CIA * ELEZIONI TRENTO: « NON HO MAI “CENSURATO” LA NOTORIETÀ CHE GLI DERIVA DAL SUO ESSERE CONSIGLIERE PROVINCIALE »

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09.59 - lunedì 17 agosto 2020

Evidentemente il mio intervento non dev’essere stato chiaro per Claudio Cia, perché non ho mai inteso limitare il suo diritto di candidare dove vuole, tantomeno “censurare” la notorietà che gli deriva dalla sua attività come consigliere provinciale.

Ho invece osservato che gli elettori avrebbero diritto di sapere in anticipo che cosa farà un candidato che, se eletto, dovrebbe obbligatoriamente compiere una scelta tra la posizione comunale e quella provinciale.

Moranduzzo ha risposto che rimarrà in Provincia e Cia che sceglierà il Comune solo se assessore alle politiche sociali di un Carli molto improbabile sindaco.

Ammetto che se fossi uno dei loro elettori mi sentirei “sedotto e abbandonato” in anticipo.

Se, in particolare, fossi un elettore di Cia, confesso che la sua risposta un po’ mi offenderebbe, o quantomeno irriterebbe: condizionare la propria scelta se fare il consigliere comunale – per cui si candida – ad ottenere una ben precisa poltrona non è la migliore manifestazione di quello spirito di servizio alla comunità” che dovrebbe ispirare chiunque si candidi in ambito politico.

Ma, non essendo un elettore di destra, sono comunque soddisfatto, perché entrambi hanno esposto la propria posizione e la propria reale volontà di apportare voti alla propria Lista, senza volersi impegnare in Comune (se non, per Cia, alle sue condizioni).

È un modo consentito dalle norme, ma assai singolare di interpretare la democrazia rappresentativa.

Quanto alla mia reputazione per il sostegno a Franco Ianeselli, che ha solidi valori umani, dicoesione e giustizia sociale, che nulla hanno a che vedere con nostalgie da Inquisizione, non ho alcuna preoccupazione: per quel che percepisco, al contrario, sta crescendo ogni giorno che passa, anche grazie agli attacchi personali sgangherati e in mala fede che subisco.

Per quanto riguarda l’esercizio della mia professione, nemmeno per me questo può essere causa di “limitazione” del mio diritto di candidare, come sono sicuro Cia sa bene, data la sua palesata confidenza con la nostra Costituzione. E comunque ha citato proprio un esempio sbagliato, poiché non ho avuto nessun ruolo nell’assemblea di Federcoop.

Per chi ricopre ruoli pubblici, affidabilità vuol dire in primo luogo informarsi bene quando sidiffondono, in chiave negativa, notizie non verificate.

 

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Paolo Piccoli

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