(Fonte: Claudio Civettini) – Piazza Dante, situazione insostenibile di degrado a Trento si facciano intervenire forze dell’ordine e militari con una presenza costante.
Già in altri atti politici abbiamo affrontato il tema dell’invivibilità di Piazza Dante a Trento, che dovrebbe essere il biglietto di presentazione della città rispetto a tutti coloro che vi giungono, senza dimenticare che si trova comunque davanti al Parlamento dell’Autonomia Trentina.
Nel tempo, in più occasioni ci è stato assicurato che tutto era a posto e sotto controllo; che tutto sarebbe stato messo in ordine, tanto che si invocò l’utilizzo della Palazzina Liberty restaurata per un presidio dei vigili urbani ma quello invece agli occhi dei trentini risulta è che, di settimana in settimana, la situazione sta peggiorando poiché è da anni che, ormai, si chiede che questa parte di Trento ritorni nella disponibilità di cittadini per bene che, trentini o ospiti del Trentino, vogliono godersi l’oasi di pace di un giardino e di un parco giochi per bambini, oggi purtroppo zona di spaccio di stupefacenti.
Tutto ciò è assolutamente intollerabile anzitutto perché si verifica davanti al Palazzo della Provincia e alla sede del Parlamento trentino. In secondo luogo risulta inaccettabile che, negli anni, si siano inanellate un incredibile numero di promesse mai mantenute se non col mero spostamento di queste bande di malfattori che passano da Piazza della Portela a Piazza Dante.
A questo punto, vista l’incapacità di gestire in modo corretto e di intervenire in modo fermo e deciso verso il mondo degli spacciatori e di extracomunitari che fanno della piccola e grande delinquenza la ragione della permanenza nel nostro territorio, è arrivato il momento di militarizzare quella Piazza affinché passi un messaggio chiaro dove, senza armi ma con la presenza fissa di agenti e militari appunti, i cittadini trentini e i ragazzi possano riappropriarsi anche di quegli spazi.
Tutto ciò facendo presente che comunque e in ogni modo si invoca l’applicazione e l’attuazione delle leggi vigenti per quanto riguarda lo spaccio, perché è fatto comune – e noto – che tutti sappiano come avviene lo spaccio, attraverso quali metodi, attraverso quali sistemi, attraverso anche in coinvolgimento di qualche delinquente trentino, anche se i principali attori del fenomeno risultano tutti, di fatto, di provenienza estera.
A fronte di questo crediamo dunque opportuno – e non provocatorio – che vi sia un passaggio chiaro.
E che il Sindaco di Trento abbia il coraggio di vergognarsi davanti a tutte le promesse fatte ai cittadini e alle continue risse e ai sempre più ricorrenti atti di delinquenza che, invece, in quel di Trento stanno succedendo.
In allegato il comunicato stampa:
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