(Fonte: Giacomo Bezzi) – I soldi che la provincia ha stanziato per un presidio stabile in Piazza Dante, sono stati spesi per fare multe?
La stampa di oggi riporta le dichiarazioni del Presidente Rossi, il quale precisa come già da quasi due anni, la Provincia abbia assegnato oltre 900 mila euro al Comune di Trento per coprire i costi delle assunzioni di personale da destinare alla polizia municipale cittadina e nello specifico, dare forma ad una squadra di vigili ad hoc che presidi Piazza Dante.
Questo non è avvenuto. I soldi sono stati assegnati, ma il personale, che avrebbe dovuto costituire questo fondamentale team a difesa della sicurezza dei cittadini e contrastare il degrado che la fa da padrone in Piazza Dante, non esiste.
Nonostante le pressioni e i richiami presentati all’amministrazione del capoluogo, sia da parte delle forze di opposizione che da parte dei cittadini a dare un segnale concreto di soluzione al problema: la risposta è il nulla! La situazione è degenerata a tal punto che la gente comune ha paura ad attraversare il parco in pieno giorno e gli scontri di guerriglia della scorsa settimana ne sono la dimostrazione tangibile.
Resta però da capire a che cosa siano serviti i soldi stanziati dalla Provincia, sono stati impiegati nel personale di polizia municipale destinato a stilare contravvenzioni, piuttosto che investire in un presidio stabile per piazza Dante, e la Provincia ha chiesto conto di questo al Sindaco?
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Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
1. a fronte del cospicuo stanziamento assegnato al Comune di Trento per finanziare l’assunzione di personale della Polizia Municipale da destinare in via stabile al presidio della sicurezza di Piazza Dante, come siano state spese le risorse?
2. se la Provincia abbia chiesto al momento dello stanziamento di stendere un rendiconto periodico da sottoporre alla propria attenzione al fine di verificare il reale utilizzo delle risorse ed eventualmente quali siano stati i contenuti dello stesso?
3. quali siano le azioni che la Provincia intenda mettere in atto per quanto di propria competenza, per cercare di arginare in modo concreto il dilagante problema di Piazza Dante;
4. se altri Comuni hanno beneficiato di simile finanziamento per contrastare il degrado;
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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Foto: archivio Consiglio provinciale Pat
