Il documento sul tratto trentino del progetto della nuova ferrovia del Brennero elaborato dalla Commissione Ambiente, Mobilità e Trasporti e dall’Assemblea provinciale del Partito Democratico del Trentino.
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Lucia Maestri – Segretaria provinciale PD del Trentino
Roberto Valcanover – Presidente Commissione Ambiente, Mobilità e Trasporti PD del Trentino
Documento della Commissione Ambiente Mobilità e Trasporti e dell’Assemblea provinciale del Pd del Trentino sulla nuova linea ferroviaria del Brennero-
1. Il PDT ritiene prioritario e fondamentale intervenire sulle cause che determinano i cambiamenti climatici, con azioni favorevoli alla qualità della vita e del benessere delle persone.
In tale contesto sono da privilegiare e incentivare le iniziative che riducono le emissioni clima alteranti.
Lo spostamento del traffico merci dalla gomma alla rotaia va in questa direzione. Il futuro per il trasporto merci è questo. Gli studi affermano che aiuterà a raggiungere gli obbiettivi delle strategie europee dell’agenda green deal per ridurre e azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050, come previsto dall’agenda per lo sviluppo sostenibile 2030 dell’ONU.
Il Parlamento europeo, con i Regolamenti del dicembre 2013, ha approvato gli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete intermodale transeuropea dei trasporti, tracciando il corridoio ferroviario della Rete Centrale per il trasporto delle merci denominato “Scandinavo–Mediterraneo”. Questo corridoio prevede il quadruplicamento della linea ferroviaria Fortezza – Verona. Progetto che si sviluppa in continuità con la Galleria di Base del Brennero – BBT e che rientra nelle opere strategiche previste con delibera del CIPE del dicembre 2001.
Opere ferroviarie che sono in stato di avanzamento molto importante, con previsione di completamento dell’intera tratta nel prossimo decennio. A breve, i lavori, interesseranno il territorio della nostra Provincia, lungo l’asta del fiume Adige, ed in particolare le città di Trento e Rovereto con opere di circonvallazione ferroviaria in galleria.
Le scelte del tracciato sono state oggetto di valutazioni tecniche e politiche fin dal 2003, per arrivare ad un protocollo d’intesa tra Comune di Trento, PAT e Rete Ferroviaria Italiana SpA nell’aprile 2018 con impegno di RFI alla stesura del progetto e alla realizzazione delle relative opere.
Il progetto è attualmente in fase di verifica presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e non ancora disponibile, quindi con relative difficoltà per reperire le informazioni da parte di RFI SpA.
I fondi per finanziare parte delle opere sono previsti arrivare dal PNRR, ma con obbligo di completamento delle opere entro il 2026. Tempi che paiono molto stretti per lavori di tale entità.
Questi lavori sono una grande opportunità per rivedere l’intero impianto ferroviario provinciale esistente, per il previsto interramento del traffico su rotaia nei due centri urbani maggiori, ma che necessita un’accelerazione delle riflessioni anche sulle tratte fuori dalle città ed una ottimizzazione dei collegamenti con il trasporto pubblico locale, e con le ferrovie locali esistenti o in progetto.
Al momento l’attenzione della popolazione si è concentrata sul progetto in procinto di essere presentato, che è quello riguardante Trento, e chiede una giusta e completa informazione e condivisione delle scelte.
2. Il Partito democratico del Trentino da sempre sostiene la necessità, in particolare nell’arco alpino e, in esso, nel corridoio del Brennero, di un’azione di riequilibrio dei flussi di traffico a medio e lungo raggio dalla gomma alla rotaia, dall’autostrada alla ferrovia. Per queste ragioni il PDT si è sempre espresso a favore della galleria di base del Brennero e del potenziamento delle tratte di accesso, da Fortezza a Verona, in alternativa ad un ampliamento dell’autostrada, peraltro fisicamente insostenibile da Bolzano al Brennero. Per le stesse ragioni ha sempre sostenuto e condiviso l’uso di parte delle entrate dell’autostrada del Brennero per finanziare il potenziamento della ferrovia ed ottenere, in forza di questo obiettivo, il rinnovo della concessione.
E per le stesse ragioni si è opposto e si oppone al completamento dell’autostrada Valdastico in territorio trentino: un’opera dal pesante impatto ambientale e finanziario, destinata ad alimentare il traffico merci sull’A22, anziché orientarlo verso lo scambio intermodale attraverso gli interporti. L’avvento del programma europeo “New generation Eu” e del PNRR italiano ha impresso una forte accelerazione alla progettazione e alla realizzazione delle tratte di accesso alla galleria di base del Brennero, in considerazione delle grandi potenzialità di questa grande opera, sia dal punto di vista della crescita economica, sia da quello della sostenibilità ambientale del traffico merci e passeggeri lungo un corridoio strategico per l’Europa, com’è l’asse nord-sud dalla Scandinavia alla Sicilia.
3. Il Partito democratico del Trentino ritiene che l’accelerazione della realizzazione delle tratte d’accesso al tunnel del Brennero costituisca una grande opportunità per velocizzare il raggiungimento dell’obiettivo storico di un passaggio di quote di traffico sempre più significative dalla strada alla ferrovia. Ma anche che essa rappresenti una sfida politica di non poco conto. Se infatti lo scavo della galleria di base interessa una zona relativamente poco abitata, le tratte d’accesso attraversano un territorio densamente popolato come la valle dell’Adige, lungo la quale si succedono aree urbane come quelle di Bolzano, di Trento e di Rovereto. Informare e coinvolgere le popolazioni interessate, non solo dunque è doveroso, è anche decisivo ai fini, se non della realizzazione dell’opera, quanto meno del rispetto dei tempi del suo completamento.
Questo anche nel contesto della normativa che accompagna il PNRR che comprime enormemente i tempi per la partecipazione ed il dibattito pubblico. Il Partito democratico del Trentino è e sarà promotore di tutte le azioni volte a massimizzare i vantaggi ed attutire al massimo i disagi, i rischi, i costi umani di un’opera tanto ambiziosa e quindi anche così impattante.
L’attraversamento delle città da parte di un traffico ferroviario così potenziato, sarebbe del tutto insostenibile. Esso va dunque deviato in galleria, a partire dalla città di Trento, ad oggi la tratta più avanzata progettualmente ed unica finanziata.
La realizzazione della circonvallazione ferroviaria del capoluogo renderà peraltro possibile l’interramento dell’attuale linea, che in futuro servirà la stazione passeggeri, restando deviato il traffico merci. Si tratta di un’occasione irripetibile per migliorare l’assetto urbanistico della città, un vantaggio per Trento e i suoi abitanti. La realizzazione della circonvallazione presenta peraltro non pochi problemi: da quelli di carattere idrogeologico, a quelli di natura urbanistica, a cominciare dall’imbocco a nord, fino a quelli di sostenibilità dei cantieri. Il Partito Democratico del Trentino auspica un atteggiamento costruttivo da parte delle autorità nazionali e da parte di RFI e si adopererà in tal senso attraverso il partito nazionale.
Chiede al Presidente e alla Giunta provinciale di uscire dall’attuale stato di latitanza e di assumersi, come è loro dovere, le responsabilità primarie che loro competono sia per la tratta che interessa la città di Trento, sia per le soluzioni a nord ed a sud della stessa, senza scaricare responsabilità irreali agli Enti Locali attraversati.
Tanto premesso, l’Assemblea del Partito Democratico del Trentino sollecita la giunta provinciale a:
• Informare sullo stato della progettazione, sulle scelte tecniche e del percorso di realizzazione relativamente all’intera tratta trentina.
• Indicare le connessioni tra la linea del Brennero, ferrovia della Valsugana e rete ferroviaria regionale comprese le possibilità di sviluppo con la Rovereto Riva e quella con le valli dell’Avisio, nonché le soluzioni logistiche per il trasporto merci al fine di offrire una rete completa e strategica di mobilità sostenibile per il futuro del Trentino.
• Chiarire come intende svolgere la partecipazione prevista dalla L.P 25/2012.
• Spiegare quali sono i tempi previsti per i lavori che interesseranno le tratte di Trento e Rovereto.
• Informare i cittadini interessati dalle opere in merito ai disagi a seguito dei lavori.
• Illustrare se esistono margini di intervento per eventuali correttivi riguardo al tracciato del progetto.
• Intervenire sul governo nazionale per una garanzia dei finanziamenti anche in caso di sforamenti delle tempistiche imposte dal PNRR.