News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

PD NAZIONALE * DECRETO LAVORO: “ SARÀ ‘DECRETO PRECARIETÀ E POVERTÀ’, APPROVARLO IL 1 MAGGIO È UNA PROVOCAZIONE “

Scritto da
16.21 - domenica 23 aprile 2023

“Il consiglio dei ministri del 1 maggio, convocato per approvare il “decreto lavoro”, sarà l’occasione per il governo di sbandierare un taglio temporaneo del cuneo fiscale con cui metterà una piccola, temporanea misura di qualche mese alla voragine della perdita del potere d’acquisto dei salari provocata dall’inflazione. È lo stesso governo che con il Def invoca la moderazione salariale, non mette un euro sul rinnovo dei contratti pubblici e non si impegna a sollecitare il rinnovo dei contratti privati scaduti per più di 6 milioni di lavoratori.

Nascosto nel decreto ci sarà invece un ulteriore aggravio della precarietà del lavoro, attraverso la facilitazione dell’uso e abuso dei contratti a termine, fino a 24 mesi, con la collaborazione di associazioni sindacali non rappresentative, le stesse che firmano i contratti pirata, o con quella dei consulenti del lavoro, che non sono certo un organismo di rappresentanza.

Come non bastasse tutto questo, il decreto introduce due misure sostitutive del reddito cittadinanza per le quali verranno stanziate risorse nettamente inferiori rispetto a quanto il governo precedente aveva previsto per il Rdc: -12% nel 2024, -25% nel 2025 e -31% nel 2026). È la conferma che il governo sta facendo cassa a detrimento delle politiche contro la povertà. E viene affossata l’idea di una misura di contrasto universale alla povertà: saremo l’unico paese europeo senza questa rete di protezione.

Per tutti questi motivi approvarlo il 1° maggio, nascondendosi dietro alle bandiere delle lavoratrici e dei lavoratori, è una provocazione e una grande presa in giro”.

Così in una nota il Partito Democratico.

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.