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PATTON (AD-P-A) * ELEZIONI: « RAPPRESENTANZA “TRENTINA” , IL RUOLO PECULIARE IN SENATO NON PUÒ ESSERE DELEGATO SOLAMENTE ALLA SVP »

Scritto da
12.51 - martedì 6 settembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Questa sera alle ore 20:00 Pietro Patton incontra la comunità al Municipio di Pellizzano: https://www.facebook.com/events/1234755933991678.

La mia candidatura per una rappresentanza trentina. In Trentino ci stiamo trovando di fronte a due campagne elettorali ben distinte. La prima è quella che si gioca sulla Camera: una partita nazionale decisiva, con le sue contraddizioni e le sua importanza per il futuro del Paese e dell’Europa. La seconda è quella che si gioca sui tre collegi per il Senato: questa, invece, ha a che vedere più direttamente col futuro della nostra Comunità. Come candidato per il collegio senatoriale di Trento, voglio richiamare l’attenzione degli elettori e delle elettrici proprio su questa seconda campagna.

L’Alleanza Democratica per l’Autonomia – sotto le cui insegne ho l’onore di candidare – è stata promossa da partiti nazionali assieme a soggetti politici territoriali che vogliono essere presenti, nel nuovo Parlamento, mantenendo la propria identità di rappresentanti del Trentino. Se eletti, i Senatori dell’Alleanza non saranno semplici pedine dei partiti nazionali, che pure rispettano e ai quali pure faranno riferimento, ma cercheranno di ricostruire un quadro di collaborazione politica ed operativa con la SVP, auspicabilmente all’interno del Gruppo Parlamentare per le Autonomie, uno strumento sempre efficace per la costruzione di importanti intese tra le due Province Autonome e lo Stato.

Ma questo ruolo peculiare della rappresentanza “trentina” in Senato non può essere delegato solamente alla SVP, e soprattutto non può essere lasciato alla Lega o ai cespugli satelliti della Destra. Esiste ancora una larga parte di trentini che si riconosce nelle tradizioni popolari, democratiche e riformiste della nostra Terra, tradizioni che hanno espresso il meglio della nostra storia autonomistica, sempre strettamente legata a quella di Bolzano. Sono queste tradizioni, questo peculiare modo di fare rappresentanza che mi hanno spinto ad accettare la candidatura al Senato di Trento.

Come però tutti abbiamo capito, ci attende una stagione drammatica per l’Europa e per il Paese, che non risparmierà certo il Trentino. Ma noi abbiamo due risorse in più: la nostra Autonomia Speciale (se saremo capaci di usarla in maniera creativa, coraggiosa e non banale) e il nostro tessuto sociale e comunitario (se saremo capaci di difenderlo dal rischio di una deriva individualista che pure non manca, anche tra noi).

È proprio al servizio di queste due risorse che mi sono candidato per il Senato di Trento. Lo faccio mettendo a disposizione le mie competenze maturate sia nel settore pubblico, sia in quello cooperativo; la mia libertà rispetto a singole appartenenze partitiche; la leale e piena solidarietà con la “anomala” coalizione che mi sostiene. Ma lo faccio anche con la consapevolezza che è mio dovere rivolgermi a tutte le persone che hanno a cuore il futuro della nostra Comunità Autonoma, in una stagione così delicata e di fronte a sfide così inedite.

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