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PATT * VALSUGANA E TESINO: « AVVICENDAMENTO AL VERTICE DEGLI AUTONOMISTI DELLA VALLATA, FEDERICO GANARIN SINDACO DI RONCHI LASCIA LA GUIDA A MICHEL FLORIANI »

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18.29 - martedì 16 novembre 2021

Valsugana e Tesino: il PATT riparte da Michel Floriani. Dopo il difficile periodo della pandemia, avvicendamento al vertice degli autonomisti della vallata: Federico Ganarin, sindaco di Ronchi, lascia la guida al giovane di Castel Ivano.

Si è riunito nei giorni scorsi il direttivo del PATT della Valsugana e Tesino per riprendere l’attività in presenza dopo i difficili mesi del Covid. All’ordine del giorno problemi e priorità della vallata, ma anche le iniziative per accendere l’attenzione su un territorio che, nonostante le promesse, sembra lasciato in disparte dalla politica provinciale.

Presenti oltre agli esponenti del direttivo anche il segretario provinciale, Simone Marchiori, e il consigliere valsuganotto Michele Dallapiccola.
Dopo una panoramica sulla situazione provinciale e nazionale che ha fotografato l’incertezza di un quadro politico in cui gli autonomisti possono e devono tornare ad essere protagonisti per dare risposte ai territori si è passati ad analizzare lo stato di salute del Partito.

Il Segretario Marchiori ha spronato gli autonomisti della zona a tenere duro e ad ampliare le fila del Partito: “In questo momento dobbiamo impegnarci a raccogliere i punti di forza e le criticità di ciascun territorio: solo così possiamo pensare di mettere in campo le scelte migliori per il Trentino del futuro. Le prossime elezioni sono fra poco meno di due anni e come PATT dobbiamo essere in grado di tornare protagonisti facendo leva non sulle ideologie ma sulla nostra serietà, preparazione e coerenza. Merce rara che negli ultimi tempi è andata sempre più calando all’interno dell’amministrazione dell’Autonomia”.
Concordi tutti i presenti che hanno evidenziato come la Valsugana e il Tesino siano ormai stati dimenticati nell’agenda provinciale: a partire dai problemi della viabilità, con la variante del Tesino rimasta solo sulla carta, e con il raddoppio della statale che sta sollevando polemiche crescenti fra la popolazione. Per non parlare del tema della Valdastico che, con l’uscita prevista a Rovereto sud, non andrebbe a sgravare minimamente la pressione del traffico pesante sulla Valsugana.

Ma preoccupazione è emersa anche nel campo della sanità: con l’ospedale di Borgo tutt’altro che valorizzato, la medicina territoriale (guardie mediche e medici di base in primis) afflitta dalla mancanza di personale. E sulle prospettive per i giovani che sempre più sono costretti a trasferirsi per trovare una gratificazione lavorativa e dei servizi adeguati. Insomma, gli autonomisti si preparano al loro congresso e alle elezioni provinciali ripartendo dal territorio. E proprio per rafforzare e ravvivare l’azione degli autonomisti valsuganotti che il direttivo d’ambito ha scelto un nuovo coordinatore: Federico Ganarin, sindaco di Ronchi, coordinatore uscente ha infatti comunicato ai presenti la sua volontà di fare un passo di lato per mancanza di tempo, pur confermando la sua convinta adesione al PATT.

Al suo posto l’assemblea ha chiamato il giovane Michel Floriani originario di Villa Agnedo che ha subito accettato il nuovo incarico con voglia di fare: “Dopo anni di militanza nel partito durante i quali ho potuto toccare con mano l’importanza dell’autonomia come valore imprescindibile e non come atto dovuto, è giunto il momento di mettermi a disposizione in prima persona con gran entusiasmo e serietà. Come sezione crediamo fortemente nel valore della competenza, proprio questo valore sarà la nostra stella polare per le future sfide che il territorio si troverà inevitabilmente ad affrontare, a partire dai macro temi come: Valdastico, variante del Tesino, ospedale di Borgo e guardie mediche senza dimenticare il fenomeno preoccupante, sempre in crescita, dei giovani che abbandonano le nostre valli per mancanza di opportunità per i quali cercheremo, attraverso i valori autonomisti, di non far mancare il nostro sostegno”.

Anche in Valsugana gli autonomisti sono pronti a ritornare alla ribalta forti della loro storia, consapevoli degli errori del passato e determinati a rappresentare al meglio, con concretezza, senza vincoli né ideologie, la popolazione della Bassa Valsugana e del Tesino.

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