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PATT * ORSI – SENTENZE – SONDAGGI: MARCHIORI, « CI SI CONCENTRI SULL’IDEA DEL TRENTINO, NON SU GIOCHETTI O POSIZIONI DI COMODO »

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16.54 - martedì 18 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) – La lettera sotto riportata è pubblicata oggi in prima pagina sul quotidiano l’Adige.

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Patt: “La nostra opinione su grandi carnivori, sentenze e sondaggi in vista delle provinciali”. In questi giorni alcuni avvenimenti hanno posto all’attenzione della cronaca alcuni temi che non possono essere sottovalutati soprattutto in vista della prossima scadenza elettorale di ottobre.

Il primo, di cui ormai si parla da mesi, è quello dei grandi carnivori. Ora, con tutto il rispetto dovuto ai giudici che hanno emesso le varie sentenze, non si può continuare a rimpallare le decisioni. Soprattutto di fronte alla morte di un ragazzo. La questione è una: può la Provincia di Trento sopprimere un esemplare, seppur appartenente a una specie protetta, nel momento in cui mette a rischio la vita dell’uomo (e qui questo limite è già stato superato) o mette a repentaglio quelle attività che consentono di continuare a rendere la montagna un luogo vivo e vissuto (e anche in questo caso il grido degli allevatori è molto chiaro e non può essere trascurato)? Per noi la risposta è una soltanto: la vita umana è un bene sempre superiore a qualsiasi sentenza o polemica politica. Inutile dire che non è stato fatto nulla sugli orsi. JJ4 sarebbe stato abbattuto prima di sbranare Andrea Papi se la delibera non fosse stata sospesa. Di chi è quindi la responsabilità in questo caso? E i mesi che stanno passando fra sospensioni e rinvii ad altra corte come possono essere spiegati ai cittadini che giustamente chiedono risposte?

Sempre collegato a questo tema vi è quello della condanna della ex giunta comunale di Ossana per aver organizzato un momento di saluto per il parroco del paese. Non è l’unica, basti pensare all’analogo caso di Giustino all’epoca della nomina di Lauro Tisi ad arcivescovo e purtroppo pare destinato a non essere nemmeno l’ultimo. Come sempre il controllo è legittimo e se qualcuno si è approfittato dei soldi della propria comunità deve pagare. Ma qui stiamo parlando di spese legate alla vita della comunità stessa. Peraltro con cifre molto contenute. E lo stesso vale per i rischi che un amministratore si assume ogni volta che vota una delibera per un evento, un appalto o qualsiasi attività che comporti una spesa. Ma pensiamo davvero di trovare ancora persone disposte a mettersi al servizio della comunità di fronte a questo atteggiamento controproducente? Pensiamo davvero che possano funzionare i servizi e gli enti se leghiamo agli amministratori le mani negando loro qualsiasi possibilità di agire senza la paura di dover rispondere in solido anche di spese assolutamente legittime? Si sta parlando di depenalizzare l’abuso d’ufficio ma urgono anche delle norme chiare che riportino in capo al politico la capacità decisionale, pur con delle giuste regole.

E che consentano al controllore di fare il suo lavoro senza però intralciare o sostituirsi alla parte politica. Ciò dovrebbe valere a prescindere dallo schieramento e dovrebbero essere priorità condivisa da tutti. Occorre, tuttavia, usare il condizionale in quanto spesso tutto ciò viene gettato in pasto alla polemica politica, cercando di cattutare il voto dei giustizialisti, o degli animalisti, o dei garantisti, o degli amministratori, o dei contadini e così via. Addirittura c’è chi è più concentrato, tramite sondaggi e merende in baita, a provare a minare una coalizione non tanto sui temi e le priorità dei prossimi cinque anni, quanto sugli assetti e la messa in discussione del candidato presidente, riproponendo figure già giudicate elettoralmente in un lontano passato. Tale atteggiamento non solo disorienta gli elettori, ma non contribuisce nemmeno a dar loro risposte. Gli elettori trentini cercano affidabilità e scelte chiare. Sarà forse per questo che il PATT, da detto sondaggio, emerge come il terzo partito a livello provinciale nonostante siano sempre in azione gufi e corvacci che periodicamente ne cantano la morte? Parafrasando Manzoni: a ottobre l’ardua sentenza ma per il momento ci si concentri sull’idea del Trentino che si vuol dare e non sui giochetti di parte o le posizioni di comodo.

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Simone Marchiori
Segretario politico PATT

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