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PATT – MOVIMENTO FEMMINILE * VOTO – DOPPIA PREFERENZA: « LA QUESTIONE DI GENERE È UNA TEMATICA A CUI TIENIAMO MOLTO, VA COSTRUITA SUL TERRITORIO PER ESSERE EFFICACE »

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16.11 - martedì 5 ottobre 2021

Il Partito Autonomista Trentino Tirolese è l’esempio di come un Partito possa trasformarsi e di come le scelte fatte incidano e creino degli effetti visibili e concreti. In questi giorni è tornato d’attualità il tema relativo alla doppia preferenza di genere, poiché è iniziata la discussione in Commissione su un disegno di legge di proposta del PATT per modificare la doppia preferenza di genere dando all’elettore una possibilità di voto in più, portando a tre le preferenze con il vincolo di genere per una di queste.

Ad una lettura superficiale potrebbe sembrare che il PATT voglia ritornare al passato, non considerando le basi del ragionamento dei sostenitori della doppia preferenza di genere. Non è così, poiché il ragionamento autonomista è molto più ampio.

Le ragioni della proposta infatti risiedono nella necessità dei partiti di fare di più, poiché da sola la doppia preferenza di genere non basta.

E’ necessario infatti che si consideri nel ragionamento la realtà territoriale dove viviamo, fatta di numerosi comuni e di realtà organizzate (come i Partiti) che sono vicini al territorio.

Questo è un elemento primario per capire che se vogliamo avvicinare le donne alla politica, abituare le persone a votare per le donne e superare ogni stereotipo, dobbiamo fare un lavoro di rete e di coinvolgimento. Come Partito Autonomista crediamo fermamente che la possibilità di esprimere tre preferenze darà modo alle donne candidate di sostenersi a vicenda, di far si che la rete interna alle nostre comunità possa davvero far sentire tutte e tutti attori della stessa opera senza favorire le candidate già elette ad essere riconfermate.

L’autonomia è anche riuscire a creare un miglioramento di qualità per l’autogoverno e in questo il PATT è in prima linea per il coinvolgimento nella politica attiva di persone nuove, donne, giovani e tutti coloro che ritengono di dare il proprio contributo. E’ chiaro però che il lavoro di formazione e di preparazione ad una candidatura è lungo e richiede impegno. Riconosciamo che la doppia preferenza di genere ha come base il buon proposito di tentare di abituare l’elettore a votare anche per una donna, ma riteniamo che la nostra proposta con tre preferenze permetterà di lavorare di più ai gruppi politici e consentirà alle donne che hanno passione per la politica di sostenersi reciprocamente.

Vanno create le condizioni giuste per permettere ad una persona (indipendentemente dal fatto che sia donna, uomo, giovane, anziano) di candidarsi per un ruolo politico o amministrativo e non basta la doppia preferenza di genere per risolvere i problemi di partecipazione delle donne in politica. Basti pensare alle sei Consigliere che nella scorsa legislatura esultavano raggianti per l’approvazione della doppia preferenza di genere: solo una è stata riconfermata mentre quattro non si sono più nemmeno candidate, dimostrando che la sola doppia preferenza di genere non basta.

 

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Ufficio Politico PATT

Movimento Femminile PATT

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